Ragazzi massacrati nella maxi rissa a Fregene fuori dal locale: aggrediti anche da lottatori esperti di Mma
Tre giovani massacrati dal branco. Uno di loro ha riportato una frattura cranica. È questo il bilancio della maxi rissa di Pasquetta avvenuta a Fregene
Maxi rissa a Fregene nel giorno di Pasquetta: alcuni giovani si sono scontrati davanti a un locale sul litorale alle porte di Roma. Ad avere la peggio un gruppo di tre amici poco più che ventenni picchiati da ragazzi esperti in arti marziali.
Maxi rissa a Fregene: tre ragazzi feriti
Pugni e calci dati con potenza e precisione. Calci dati in testa anche quando l’avversario è a terra, sconfitto. Il bilancio della rissa avvenuta a Pasquetta davanti al locale Saint Tropez, sul lungomare di Levante, è di tre giovani fra i 22 e i 24 anni finiti in ospedale.
Secondo la ricostruzione una prima scazzottata è avvenuta in serata e ha visto l’intervento dei buttafuori. Poi, fuori dal locale, si è scatenata una seconda ondata di violenza.
Il titolare del locale è estraneo ai fatti e si è subito messo a disposizione degli investigatori.
Contusioni, graffi, nasi e zigomi rotti. Due dei giovani picchiati sono stati medicati presso l’Aurelia Hospital e il Policlinico Gemelli di Roma. Se la caveranno con prognosi di 21 e 30 giorni.
Chi ha avuto la peggio è un terzo ragazzo che ha riportato una frattura cranica. Il giovane non è in pericolo di vita, ma le lesioni subite sono serie e necessitano dell’attenzione dei medici.
Mosse di MMA nella rissa
Al momento pare che le violenze siano state scatenate da una comitiva di persone provenienti da Roma e che almeno alcune abbiano messo in atto mosse di MMA ovvero arti marziali miste, disciplina di combattimento basata su colpi e prese mutuate da diverse arti marziali.
L’MMA è diventata tristemente famosa negli anni passati perché era la disciplina praticata dai fratelli Bianchi, condannati all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte.
Le forze dell’ordine indagano. Si cerca in particolar modo un giovane che ha un tatuaggio sul viso, proprio sotto a un occhio, forse una lacrima.
Questo tipo di tatuaggio originariamente simboleggiava l’aver commesso un omicidio. Ogni lacrima rappresentava una morte sulla coscienza e il conseguente pentimento. Oggi può comunque trattarsi di una decorazione slegata da un eventuale curriculum criminale.
Come riporta l’edizione romana del ‘Corriere della Sera’, secondo i testimoni uno degli aggressori avrebbe urlato “Attento che sono stato in carcere!”
L’allarme è stato lanciato via social da Massimiliano Graux, responsabile comunale di FdI: “Accaduto ora, un gruppo di delinquenti di Roma hanno pestato ragazzi di Fregene, dentro al Saint Tropez in un evento, un ragazzo di Fregene fuori al lungomare pestato in 7 ora sotto controllo al Gemelli”.
Movida violenta a Fregene
Il timore dei residenti è che quello di lunedì 10 aprile possa essere solo l’antipasto di quanto aspetta il litorale di Fregene durante l’estate, ovvero risse e consumo smodato di alcolici e droghe.
Il ‘Corriere della sera’ riporta lo sfogo di un residente: “A Pasquetta ci siamo dovuti chiudere in casa. Per strada c’erano ragazzi strafatti, camminavano come zombie, lanciando bottiglie nei giardini delle ville. Abbiamo avuto paura, arrivavano tutti dal lungomare dove era stata organizzata la festa e dove c’erano state le risse”.