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Quasi 100 morti nell’incendio dell’isola di Maui alle Hawaii, gli italiani: “Siamo scappati per miracolo”

Incendio da record alle Hawaii: quasi 100 morti confermati, oltre 300 i dispersi. Gli italiani sull’isola denunciano l'assenza di allarmi

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

L’incendio sull’isola di Maui, alle Hawaii, è il peggiore incendio negli Stati Uniti dal 1918. A determinarne la gravità sono le vittime: quasi 100. Il bilancio è tragico: 93 morti e centinaia di dispersi. Gli incendi sono quasi tutti sotto controllo e ora iniziano le operazioni di ricerca dei corpi (si teme tutti deceduti) dei 1.000 che non rispondono agli appelli. Gli italiani sull’isola, circa 60, hanno raccontato l’inferno della fuga.

Incendio da record alle Hawaii

L’incendio sull’isola di Maui alle Hawaii ha raggiunto un triste record: è il peggior incendio degli Stati Uniti da più di 100 anni. L’ultimo per gravità era stato l’incendio in Minnesota nel 1918, dove si contarono 453 vittime.

Le autorità hanno tristemente annunciato che la conta delle vittime è appena iniziata. Secondo numeri non ufficiali le vittime potrebbero essere più di 300. Con gli incendi quasi tutti sotto controllo, la guardia nazionale e i soccorsi devono iniziare a setacciare le zone colpite alla ricerca di corpi. Il bilancio delle vittime, di fronte a un numero impressionante di dispersi, non può che continuare a salire.

 Incendio alle Hawaii (foto satellitare)

Priorità ai sopravvissuti

Al momento la priorità è mettere in sicurezza i sopravvissuti. Sono almeno 1.000 le persone che non rispondono ai tentativi di contatto, ma potrebbero essere fuori portata di linea. Chi si è messo in salvo si trova ora nei rifugi di emergenza dove sono necessari continui approvvigionamenti di cibo, acqua e beni utili per l’igiene. Urgenti anche batterie e generatori.

Queste persone avranno bisogno di aiuto anche in futuro, ora che abitazioni e attività sono andate in fumo. Si è stimato che oltre 2.000 edifici siano stati danneggiati o completamente distrutti dagli incendi, in particolar modo nella zona di Lahaina.

Le testimonianze degli italiani

Gli italiani residenti sull’isola di Maui che hanno risposto all’appello sono circa una sessantina. Tra questi alcuni hanno parlato alla stampa e raccontato la loro infernale esperienza. Tra questi Michele Di Bari che ha spiegato come la sua famiglia si sia accorta degli incendi quasi per caso.

Non abbiamo ricevuto alert, né ordini di evacuazione”, hanno detto. Poi la fuga, non verso il mare dove avrebbero incontrato la morte e le lunghe code di traffico. “Ci sono voluti almeno 45 minuti per allontanarci, con le fiamme a inseguirci, velocissime”, ha continuato.

Fonte foto: ANSA

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