Quarantena breve o mini: che cos'è, a chi spetta e le regole al vaglio. Convocato il Cts: quando si decide
Il Governo ha convocato il Comitato Tecnico Scientifico per decidere sulla 'mini quarantena' per i vaccinati con la terza dose
Il Comitato Tecnico Scientifico è convocato per mercoledì 29 dicembre e, in base all’andamento della curva epidemiologica, si pronuncerà sull’eventuale accorciamento dei tempi di quarantena per quei vaccinati con dose booster (o comunque terza dose) che vengono a contatto con persone risultate positive.
Lo riferisce l’Ansa che aggiunge che una decisione definitiva sulla questione dovrebbe essere presa nei primi giorni di gennaio, quasi sicuramente prima della fine della vacanze di Natale. La quarantena per i vaccinati con terza dose, ora di sette giorni, potrebbe essere ridotta tra i tre e i cinque giorni. Una sorta di quarantena ‘breve’ o ‘mini’, che dir si voglia.
Nelle scorse ore, il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, ha speso della parole sul tema evidenziando che “la riflessione sul numero di persone in quarantena” è stata fatta la mattina del 27 dicembre “col ministro Speranza”. “Gli scienziati stanno studiando con l’Istituto Superiore di Sanità”, ha spiegato per poi concludere sottolineando che “adesso le quarantene sono diverse per i vaccinati e i non vaccinati, si sta studiando cosa mettere in campo”.
Covid, scienziati e politici: “Cambiare le regole della quarantena”
A caldeggiare una revisione delle regole ci sono diversi politici e medici. Ad esempio il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, a Radio Cusano Campus ha detto che “Omicron è una variante molta contagiosa e che ogni positivo può aver avuto, di media, dai 5 ai 10 contatti. Se dovessimo avere un milione di positivi vuol dire che potrebbero esserci dai 5 ai 10 milioni di contatti da mandare in quarantena e questo non è possibile”.
“Chi ha fatto il vaccino con la terza dose è più difficile si contagi e quindi bisognerebbe rivedere le regole per questa categoria. La persona vaccinata anche con terza dose deve vedere la sua quarantena ridotta”, ha concluso Cartabellotta. Anche Matteo Bassetti si è dichiarato più che favorevole a un cambio di rotta.
Prima che venisse convocato il Cts dal governo, Pierpaolo Sileri, parlando ai microfoni di Sky Tg24, ha allontanato una possibile modifica delle regole: “Una revisione delle regole della quarantena è necessaria, ma non è questo il momento. Credo che sia auspicabile ma probabilmente tra 10 o 15 giorni da oggi”.
Anche per il presidente del Veneto, Luca Zaia, in riferimento alla quarantena prevista per chi ha fatto la terza dose “uguale a quella degli altri”, “è ragionevole cominciare a fare una riflessione sulla quarantena per il vaccinato” che “va rivista”.
“Condivido la riflessione che vada rivista la quarantena per i vaccinati. Massima sicurezza senza bloccare il Paese”, ha scritto su Twitter il presidente del Friuli Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.
“Basta quarantena per i contatti dei positivi, bisogna cambiare le regole al più presto prima che si blocchi un intero Paese. La penso esattamente come il direttore della clinica di Malattie Infettive del San Martino di Genova Matteo Bassetti”. Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
“Non si può continuare ad affrontare il virus con la stessa metodologia dello scorso anno. Il rischio è trovarci tra poco con milioni di persone isolate: chi farà il pane, chi guiderà gli autobus, chi svolgerà le lezioni a scuola, chi garantirà la sicurezza, chi batterà lo scontrino al supermercato, chi lavorerà in ospedale?”, ha concluso il governatore.
Covid, ritorno a scuola. Giannelli: “Si riconsideri l’uso delle Ffp2”
Per quel che riguarda il tema scuola, i presidi tornano a puntare sull’uso Ffp2 anche tra i banchi. Il presidente dell’Anp Antonello Giannelli ha detto: “Ritengo opportuno che le competenti autorità sanitarie riconsiderino l’utilizzo a scuola delle mascherine Ffp2. Mi è ben chiaro che in passato il Cts ne aveva sconsigliato l’uso generalizzato ma le peculiarità della nuova variante Omicron potrebbero modificare tale valutazione”.
“I ragazzi che utilizzano mezzi pubblici e dedicati già dovranno indossarle per raggiungere le scuole. I numeri dei contagiati di quest’ultime ore ci dicono che la fascia dei più piccoli è ancora quella più colpita, probabilmente perché tra loro i vaccinati sono ancora troppo pochi”, ha sottolineato Giannelli.
“Abbiamo assunto la responsabilità di tornare in presenza, questa è la chiave di volta di questo governo”, e dopo le vacanze “si torna in presenza. Ci vuole la responsabilità di tutti, ma questo è il nostro obiettivo e questo faremo”. Sono le parole del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ospite di SkyTg24.
Bianchi ha ricordato che “laddove ci sono condizioni straordinarie, con focolai isolati, i presidenti di regione e sindaci possono disporre chiusure isolate, non diffuse, e allo scopo di verificare lo stato in quel cluster. Ma la nostra indicazione è che si torna in presenza”.