Quanto guadagnano i virologi in tv: i compensi delle star del Covid e chi nega di ricevere gettoni di presenza
Tra rimborsi spese e gettoni di presenza, spunta anche un vero tariffario per parlare di coronavirus in televisione: ecco quanto guadagnano i virologi
Hanno diviso il pubblico televisivo a causa dei loro interventi, contribuendo alla tanto odiata “infodemia” che ha portato il dialogo pubblico a concentrarsi prevalentemente di Covid. A volte con toni allarmistici, altre cedendo a quello che è stato definito “aperturismo”, la corrente politica contraria alle chiusure e alle misure prese in questi per fare fronte ai contagi. Sono i virologi che hanno popolato i salotti televisivi in questi due anni.
I guadagni dei virologi in tv: compensi fino a 2 mila euro a puntata
Un dossier di Repubblica spiega che dietro la presenza degli esperti in tv ci sno addirittura manager e “procuratori”, agenzie di comunicazione e un verso business di ospitate, con gettoni di presenza, rimborsi spese e addirittura un tariffario che, in base al tipo di intervento, va dai 300 euro ai 2 mila euro più Iva a puntata.
Alcuni dei nomi più famosi della medicina italiana negano di aver ricevuto compensi per parlare di Covid, anche se molti di loro hanno ceduto alla tentazione di scrivere un libro, con contratti con importanti case editrici.
I virologi che (probabilmente) ricevono soldi per le ospitate
All’agenzia Elastica si sarebbero rivolte personalità come Roberto Burioni, che ormai ha un contratto di esclusiva con la società produttrice di Che tempo che fa, talk show di punta della Rai condotto da Fabio Fazio. Il virologo del San Raffaele di Milano ogni domenica tiene delle mini lezioni accademiche sul coronavirus, facendo il punto sulla situazione epidemiologica nel nostro Paese.
Anche Ilaria Capua farebbe parte della stessa scuderia, che organizza i collegamenti dalla Florida, dove l’esperta dirige il centro One Health. In videochiamata la accademica ha partecipato soprattutto durante la prima ondata a DiMartedì, su La7, alternando poi in una successiva fase ospitate a In Onda e Otto e mezzo, sempre sulla stessa emittente.
Antonella Viola, direttrice dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza, era stata accostata all’agenzia di Gabriella Nobile. La dottoressa ha però smentito un rapporto di management. “È una cara amica dai tempi delle scuole medie che mi ha dato una mano quando il telefono ha iniziato a squillare incessantemente”, ha spiegato. Nei talk show, comunque, avrebbe ricevuto un gettone di presenza legato alle attività di divulgazione.
I virologi che dichiarano di non aver guadagnato grazie al Covid
Andrea Crisanti, finito al centro delle polemiche per l’acquisto della lussuosa Villa Priuli Custoza per circa 2 milioni di euro. Subito è stato accusato di aver lucrato sulla pandemia di Covid ma il virologo ha spiegato a Repubblica di non aver mai fatto “comparsate a pagamento”. Per evitare “situazioni equivoche, mi sono imposto di non guadagnare neanche un quattrino con la pandemia. Mai preso soldi per il Covid”, ha sottolineato.
Anche Massimo Galli, ex primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha sottolineato di intervenire a titolo gratuito nei salotti televisivi, negando di avere un agente.
Simili dichiarazioni sono arrivate pure da parte di Matteo Bassetti, che ha spiegato di partecipare gratis alle trasmissioni televisive, come Non è l’arena di Massimo Giletti, e di farlo per amore della divulgazione scientifica. Oltre che della propria immagine, “come tutti i narcisisti”.
Massimo Andreoni, primario della clinica di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata, a Roma, e direttore della Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, ha dichiarato ad Adnkronos che “in un momento drammatico come la pandemia mi sembra poco opportuno prendere un gettone per andare a parlare in tv”, spiegando di non aver “mai preso soldi per intervenire in tv, ma non c’è nulla di male se un professionista, un medico, uno scienziato, riceve un compenso se è ospite fisso di una trasmissione”.