Pronto il decreto di Draghi a sostegno delle famiglie: le attese mosse del premier sui salari e accise benzina
Il premier Mario Draghi anticipa l'atteso intervento a sostegno dei salari medio-bassi: nel decreto anche la riduzione delle accise sulla benzina
Il governo Draghi è pronto a varare un nuovo decreto legge per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie eroso dalla crescita dell’inflazione e a sostenere i salari medio-bassi attraverso il taglio del cuneo fiscale. Pronti tra i 10 e i 12 miliardi d’intervento.
L’annuncio di Garofoli
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, uomo di fiducia del premier Mario Draghi, ha dichiarato senza mezzi termini che a luglio “faremo un nuovo decreto legge, corposo nella quantità e nelle misure”.
Previsti interventi per tagliare le accise sulla benzina, oltre a un sostegno sui salari. Sul tavolo c’è anche l’introduzione del salario minimo.
Salario minimo, il dibattito
Come ha dichiarato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, “non è accettabile che ci siano persone in Italia che, pur lavorando tutti i giorni, rimangono sotto la soglia di povertà. E’ urgente intervenire con un salario minimo, anche perché con l’inflazione le cose peggioreranno”.
Al fine di sanare le divisioni sull’introduzione del salario minimo Orlando ha spiegato che la soluzione più a portata di mano mi sembra quella di utilizzare come salario minimo il trattamento economico complessivo che è definito dai contratti maggiormente rappresentativi per ogni comparto.
Sostanzialmente – ha sottolineato Orlando – i contratti migliori di ogni categoria che fissano dei salari, devono fissare dei salari che valgono per tutti i lavoratori.
Il taglio del cuneo fiscale
Secondo i piani del governo il taglio del cuneo fiscale dovrebbe portare a una mensilità in più per i redditi medio-bassi. Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha sottolineato che “si deve puntare ad accrescere il tasso di occupazione, che è particolarmente basso nel nostro Paese, in modo più accentuato per i giovani, le donne e nelle regioni del Sud”.
Per questo motivo, ha aggiunto, la riduzione del cuneo fiscale è quindi “prioritaria”. Sul fronte dei sindacati, la Uil chiede al governo un taglio immediato del cuneo fiscale da rendere poi strutturale nella prossima legge di bilancio insieme al rafforzamento e all’estensione della quattordicesima delle pensioni fino a 1.500 euro.