Processo Open Arms a Salvini, parla l'avvocata Giulia Bongiorno: la rivelazione dopo l'assoluzione
L'avvocata Giulia Buongiorno ha parlato del processo Open Arms in cui il suo assistito, il ministro Salvini, è stato assolto
L’avvocata e senatrice della Lega Giulia Buongiorno, che ha difeso il ministro Matteo Salvini nel processo Open Arms, ha rilasciato un’intervista nella quale svela alcuni retroscena sul processo. Buongiorno denuncia anomalie nel salvataggio, dicendo che la nave della Ong spagnola avrebbe potuto avere contatti con gli scafisti.
- La soddisfazione di Salvini per la sentenza Open Arms
- Le domande dell'avvocata Buongiorno
- Il riferimento a Palamara
La soddisfazione di Salvini per la sentenza Open Arms
Il sito internet dell’edizione romana del Corriere della Sera ha pubblicato un’intervista all’avvocata che ha difeso il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, la senatrice della Lega Giulia Buongiorno.
Commentando la sentenza, l’avvocata ha dichiarato: “Non è una decisione contro i migranti. La linea di Salvini è quella del rigore e delle regole. Ha ridotto sbarchi e morti in mare”.
L’avvocata ha anche descritto il ministro Salvini come calmo durante il processo, anche se avrebbe dimostrato una certa tensione al momento della lettura della sentenza.
Le domande dell’avvocata Buongiorno
Durante l’intervista, Buongiorno ha mostrato alcuni dubbi sul comportamento della nave Open Arms durante i giorni del 2019 presi in analisi dal processo. La senatrice parla di “cambi repentini di rotta” e di una “conversazione”.
L’avvocata si chiede poi perché la nave, battente bandiera spagnola, non sia tornata in patria dopo che Malta e l’Italia le avevano negato l’ingresso nelle proprie acque territoriali.
“La legge del mare impone che si vada nel porto più vicino e più sicuro” aveva spiegato durante il processo il fondatore di Open Arms Oscar Camps.
Il riferimento a Palamara
Buongiorno è poi tornata anche sulle chat dell’allora presidente dell’Associazione nazionale magistrati Luca Palamara riguardo alla posizione di Matteo Salvini sul caso Open Arms.
“Oggi si chiude un cerchio. Quello aperto con le chat di Luca Palamara in cui un collega gli scriveva ‘non vedo dove Salvini sbagli’ e lui rispondeva ‘hai ragione ma ora bisogna attaccarlo‘. Frase che mi fa tremare” ha dichiarato l’avvocata.
La senatrice torna a chiedere la separazione delle carriere per magistrati e giudici: “È importante per l’effettiva parità tra accusa e difesa, ma la parte che reputo decisiva della riforma è quella del Csm contro la degenerazione delle correnti.”