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POLITICA ESTERA

Prigozhin è in Russia e spaventa Putin: perché il capo della Wagner è un pericolo per il potere del Cremlino

Secondo l'intelligence Usa, Prigozhin avrebbe trascorso la maggior parte del tempo in Russia e non è chiaro se sia mai stato davvero in Bielorussia

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Il leader ribelle dell’esercito privato Wagner, Prigozhin, sarebbe in Russia. Dopo una tentata rivolta contro la leadership militare del Cremlino, gli era stato concesso di andare in Bielorussia. Ma per il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, si troverebbe invece a San Pietroburgo.

Dove si trova Prigozhin

Il leader della Wagner continua a essere sfuggente. Se la scorsa settimana, come dichiarato da Lukashenko, si trovava in Bielorussia, adesso sarebbe tornato in Russia.

Yevgeny Prigozhin “è a San Pietroburgo”, ha dichiarato Lukashenko ai giornalisti a Minsk giovedì 6 luglio, secondo l’agenzia di stampa statale Belta.

Alcuni dei travestimenti adottati da Prigozhin 

Lukashenko non esclude nemmeno che possa essersi diretto verso Mosca. 

La capacità di spostarsi fuori e dentro il Paese violerebbe gli accordi presi tra il mercenario e Putin e metterebbe in discussione anche l’autorità del presidente del Cremlino.

I termini dell’accordo, preso per mettere un punto alla marcia su Mosca guidata da Prigozhin il 24 giugno e mediato da Lukashenko, prevedevano che Prigozhin e qualsiasi combattente Wagner potessero andare in Bielorussia e di far cadere un’indagine penale contro di loro per ammutinamento armato.

I combattenti del gruppo Wagner, invece, sarebbero nei “loro campi permanenti, quelli in cui si trovano da quando hanno lasciato il fronte”, ha aggiunto il presidente bielorusso, facendo riferimento al campo nella Russia meridionale, a Molkino.

Gli spostamenti di Prigozhin

Secondo l’intelligence americana, in realtà Prigozhin avrebbe trascorso in Russia la maggior parte del tempo. 

Il vice portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates, ha però dichiarato che gli Usa non sanno di preciso dove si trovi, aggiungendo che “continuiamo a monitorare il gruppo Wagner”.

Non è chiaro nemmeno se sia stato davvero in Bielorussia, perché, a quanto pare, “usa dei sosia per nascondere i suoi movimenti”.

Dalla fine della rivolta, il leader di Wagner non è più apparso in pubblico. Questo rende ancora più complicato capire dove si trovi esattamente.

La replica del Cremlino

Il Cremlino, tramite il portavoce di Putin Dmitry Peskov, ha ammesso di non seguire gli spostamenti di Prigozhin e ha dichiarato di non avere intenzione di farlo.

Non hanno certezza, quindi, di dove si trovi il leader di Wagner. “Non posso dire niente, non abbiamo informazioni a questo riguardo. Né abbiamo da aggiungere a quanto detto in precedenza”, ha continuato Peskov.

Fonte foto: ANSA

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