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CRONACA NERA

Preso a martellate dal figlio nel cortile di casa a Torino, è morto in ospedale dopo due mesi di agonia

Il 71enne era stato colpito in testa con un martello dal figlio, l'aggressore era stato arrestato poco dopo

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Non ce l’ha fatta Enrico Placido Sergi, l’uomo di 71 anni che due mesi fa era stato colpito a martellate in testa dal figlio nel cortile della sua abitazione a Torino. È deceduto nelle scorse ore all’ospedale, dove era ricoverato dallo scorso 29 aprile. Per il figlio, arrestato dalla polizia poco dopo l’aggressione, scatta ora l’accusa di omicidio.

Morto Enrico Sergi

Come riporta La Stampa, Enrico Sergi è morto nella serata di domenica 2 luglio 2023 all’ospedale Cto di Torino, dove era ricoverato in gravissime condizioni dal 29 aprile scorso, quando era stato preso a martellate in testa dal figlio 45enne, Raffaele Sergi.

Dopo essere stato soccorso e trasportato in ospedale l’anziano era stato sottoposto ad un intervento chirurgico ma non si è mai più ripreso, fino al decesso avvenuto nelle scorse ore. Troppo gravi i traumi subiti nell’aggressione.

 La polizia sul luogo dell’aggressione

Preso a martellate dal figlio

L’aggressione è avvenuta nel cortile condominiale del palazzo di corso Bramante dove Sergi viveva con la moglie. Era stato un vicino a notare l’anziano a terra, in una pozza di sangue, e a chiamare i soccorsi. Sergi era stato trasportato all’ospedale Cto con un grave trauma cranico e ricoverato nel reparto di rianimazione.

Raffaele Sergi aveva confessato subito di aver colpito il padre con un martello: gli agenti delle volanti lo avevano trovato poco dopo mentre vagava non lontano da casa, con i vestiti ancora sporchi del sangue del padre.

Il figlio accusato di omicidio

Con la morte dell’uomo si aggrava ora la posizione del figlio, reo confesso dell’aggressione, che verrà accusato di omicidio dal pm titolare dell’inchiesta.

Attualmente in carcere, il 45enne ha ammesso l’attacco al genitore, raccontando agli inquirenti che alla base del gesto ci sarebbero litigi sempre più frequenti col padre, affetto da Alzheimer. L’uomo ha parlato dell’esasperazione per l’impossibilità di gestire la situazione dopo la diagnosi.

Fonte foto: ANSA

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