Prato, morte Luana D'Orazio: due indagati e le parole della madre
Prato, morte della 22enne Luana D'Orazio: due persone indagate e le parole della madre della vittima
Per la tragedia di Prato, in cui Luana D’Orazio, 22 anni e neomamma, ha perso la vita sul luogo del lavoro in una fabbrica tessile, la procura della città toscana ha aperto un’inchiesta ed ha iscritto due persone nel registro degli indagati. A riferirlo è l’Ansa. Le iscrizioni sono legate agli accertamenti tecnici e alla valutazione del funzionamento dei dispositivi di sicurezza (in corso verifiche su una protezione) del macchinario tessile, un orditoio, in cui è rimasta incastrata la giovane operaia il 3 maggio in una azienda con sede nel comune Montemurlo.
In ditta c’erano due orditoi, al momento sequestrati. Su quello che ha provocato la morte della giovane si valuterà anche se ha funzionato o no una fotocellula di sicurezza. Per quel che riguarda le indagini si resta anche in attesa dell’autopsia sul corpo della giovane. Inoltre gli inquirenti hanno già sentito i suoi colleghi. Nessuno ha udito nulla, hanno solo trovato Luana dentro il macchinario ormai deceduta.
Prato, morte di Luana D’Orazio: le parole della madre
“Luana era bella, buona e umile. Era contenta del lavoro che svolgeva anche se poi tutti i lavori possono pesare, anche i più leggeri, ma le piaceva lavorare. Era bella, solare, amava la vita, non litigava. Era solare, si vede dalle foto, anche su Facebook. Aveva tanta voglia di lavorare per costruirsi un futuro perché era fidanzata da due anni”. A parlare è Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio.
“La datrice di lavoro non sa cosa è successo, anche lei lavora alle macchine, non è una che sta a spasso, si dà da fare. Anche lei non si capacita dell’accaduto. Proprio ieri aveva assunto un ragazzino per stare vicino a mia figlia per darle una mano, lo aveva assunto come altro dipendente”, ha concluso la madre della vittima.