Prato, mamma 22enne muore sul lavoro stritolata da una macchina
Dramma a Prato, nel comune di Montemurlo: una donna di 22 anni, da poco diventata mamma, è morta in un incidente sul lavoro
Dramma a Prato, nel comune di Montemurlo. Luana D’Orazio, giovane che non aveva ancora compiuto 23 anni, è morta durante la mattinata del 3 maggio 2021. A causare il decesso, un cruento incidente sul luogo di lavoro.
La ragazza, che era da poco diventata madre di un bambino, poco prima delle 10 di mattina è stata inghiottita da una macchina tessile, mentre era impegnata nell’azienda in cui lavorava.
Una fine tragica, terribile, avvenuta sotto gli occhi dei suoi colleghi di lavoro. Il fatto, beffa nella beffa, si è verificato soli due giorni dopo la Festa dei Lavoratori e il consueto grande concerto del Primo Maggio.
Luana, come ogni mattina – rende noto il Corriere della Sera -, stava lavorando a un orditoio, un macchinario che ordina i fili, tesse e cuce. Chi era presente nel momento in cui si è verificato il dramma, ha raccontato di aver visto la 22enne venire risucchiata dal rullo della macchina. Macchina in cui si era impigliata.
L’incidente si è consumato rapidamente, senza lasciare scampo a Luana e senza permettere ai colleghi di intervenire per salvarla. Purtroppo la giovane è stata straziata. Inutile l’arrivo dei soccorsi, dei tecnici e di tutte le persone presenti nei paraggi. Tutti hanno cercato di strapparla dalla morte, ma nessuno ci è riuscito.
“È una tragedia che colpisce tutta la comunità e mi stringo in segno di cordoglio, anche a nome di tutta l’amministrazione comunale, alla famiglia della giovane. Aveva avuto un figlio da poco, era felice. Siamo vicini al piccolo e a tutta la famiglia”. Così il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, in stato di choc dopo l’accaduto che ha coinvolto la sua concittadina.
Particolarmente frastornato anche il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. “A 22 anni si ha una vita davanti, a 50 si ha una famiglia alle spalle, in tutte le età si hanno progetti e sogni da realizzare”, ha dichiarato.
“Morire ancora sul lavoro non è accettabile. Quasi ogni giorno, una lavoratrice, un lavoratore si reca al lavoro e non fa più ritorno a casa. Certo poi ci sono le verifiche, le inchieste, le multe, i risarcimenti, ma la vita non si può risarcire o monetizzare. Dobbiamo riportare centrale il tema della sicurezza sul lavoro nelle aziende”, ha concluso Bombardieri.
Prato, morte 23enne: avviate le indagini
Sul luogo dell’incidente sono arrivati i carabinieri e il personale Asl per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Come fa sapere il quotidiano La Nazione, ci sarà un’inchiesta che avrà il fine di far luce su come e perché Luana, che lavorava in quella azienda da circa un anno, sia morta. Sul corpo della ragazza è stata disposta l’autopsia. Inoltre gli uomini dell’Arma hanno sentito a lungo i colleghi di lavoro della giovane. La titolare dell’azienda, sotto choc, ha avuto un malore ed è stata trasportata al pronto soccorso.