Caso Fedez, la verità del rapper dopo lo scontro con la Rai
Fedez torna sulla polemica scaturita dal suo discorso sul palco del Primo Maggio e replica alla Rai
Il discorso di Fedez sul palco del Primo Maggio ha scoperchiato un vaso di Pandora che ha travolto, come un’esplosione ad ampio raggio, il mondo della politica, della tv, dei social. Per più di 24 ore non si è parlato d’altro, e il polverone continua ad agitare gli umori del diretto interessato e dei suoi interlocutori. In un’intervista a La Stampa, Fedez è intervenuto sulla polemica scaturita dalle parole pronunciate nel giorno della Festa dei lavoratori: “Ho dormito poco e niente, ma ho visto che c’è chi mi ha attaccato su tutto“.
Caso Fedez, le polemiche e il supporto di Chiara Ferragni
E in effetti, di critiche Fedez ne ha ricevute a pioggia, e su più fronti: è stato attaccato per aver indossato un cappello di marca, e persino per la sua Lamborghini. “Ecco una novità – ha detto a La Stampa – vendo la Lamborghini, tanto non la uso più e butto lì una domanda: ma se compro una Panda sono più credibile e posso dire quello che penso?”.
Un candore, quello di Fedez, pienamente supportato dalla moglie Chiara Ferragni che dal suo account Instagram da 23 milioni di follower ha detto: “Sono super fiera di Fedez, non potrei essere più fiera di così. Avere il coraggio di andare contro tutto e contro tutti per dire quello che si pensa non è cosa da poco”.
Fedez, lo scontro con la Rai e le frasi sui leghisti
Si dice “devastato”, Fedez, dopo la bufera scatenatasi per le frasi dei leghisti citati sul palco del Primo Maggio e il supporto spassionato al ddl Zan. Frasi che lo stesso leader della Lega, Matteo Salvini, ha definito “disgustose” in un collegamento con Barbara D’Urso a Domenica Live.
“Non solo è vero che mi hanno chiesto di non fare i nomi dei politici leghisti – ha detto Fedez a La Stampa – ma sono sicuro che sia successo anche ad altri. Sarebbe interessante indagare dietro le quinte dei concertoni passati. In queste ore mi stanno scrivendo tanti colleghi anche molto famosi che mi dicono come situazioni simili siano capitate anche a loro”.
Una versione che non combacia con quanto detto dall’ad della Rai Fabrizio Salini, che ha dichiarato ”di non aver mai censurato Fedez né altri artisti né di aver chiesto testi per una censura di qualsiasi tipo”. E ha precisato: “Di certo in Rai non esiste e non deve esistere nessun ‘sistema’ e se qualcuno, parlando in modo appropriato per conto e a nome della Rai, ha usato questa parola, mi scuso. Su questo assicuro che sarà fatta luce con gli organizzatori”.
Sul fronte del ddl Zan, invece, è arrivata la replica al rapper da parte di Andrea Ostellari, il presidente leghista della commissione Giustizia del Senato, che ha scaricato sulla sinistra alcune responsabilità.