Ponte Morandi, Aspi e Spea patteggiano: rinvio a giudizio per 59 imputati, quando sarà il processo
Le due società pagheranno circa 30 milioni di euro per non comparire al processo, 59 indagati sono invece stati rinviati a giudizio
Prime decisioni da parte del giudice per l’udienza preliminare di Genova Paola Faggioni che ha rinviato a giudizio i 59 indagati che devono rispondere del disastro del ponte Morandi del 14 agosto 2018. Sono accusati a vario titolo di omicidio stradale plurimo, falso, disastro e attentato alla sicurezza dei trasporti. Aspi e Spea, che risultavano indagate, hanno invece deciso di patteggiare e non saranno al processo.
Ponte Morandi, Aspi e Spea patteggiano
La gup Paola Faggioni ha deciso di accogliere la richiesta di patteggiamento presentata dai legali di Aspi e Spea nella tragedia del ponte Morandi, il cui crollo nel 2018 causò la morte di 43 persone. Le due società, secondo quanto si è appreso pagheranno circa 30 milioni di euro per non comparire al processo.
Il patteggiamento, sottolinea il Corriere, sembra soddisfare sia la difesa che l’accusa. Aspi esce infatti dal processo evitando misure interdittive più pesanti come il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, mentre i pm incassano invece la pena pecuniaria massima e un’implicita conferma dell’impianto accusatorio.
Ponte Morandi, quando sarà il processo
Mentre Aspi e Spea non compariranno a processo come società, saranno invece presenti dei dipendenti. È il caso di Giovanni Castellucci, ex ad di Aspi, così come i vertici di Spea, vari ex tecnici, dirigenti e funzionari delle due società e del Ministero delle Infrastrutture che aveva funzioni di controllo sulla concessionari.
Il processo partirà il prossimo 7 luglio e arriva al termine di tre anni di indagini e cinque mesi di udienza preliminare che hanno portato il gup alla decisione di rinviare a giudizio 59 indagati. Nel corso dell’udienza preliminare i legali di alcuni imputati avevano ricusato il gup perché avrebbe “violato il principio d’imparzialità”, ma sia i giudici di appello che quelli di Cassazione avevano però respinto la richiesta.
Ponte Morandi, la soddisfazione delle famiglie delle vittime
Se la difesa degli indagati non è entusiasta della decisione del giudice per l’udienza preliminare, di diverso parere sono i familiari delle vittime. Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime del ponte Morandi, ha infatti sottolineato: “Oggi è arrivata la conferma di quello che noi sosteniamo da tutto questo tempo. Per questo ovviamente siamo molto soddisfatti”.
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