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CRONACA NERA

Poliziotto si suicida a Mirano vicino Venezia: l'agente Polfer si è sparato in casa con la pistola d'ordinanza

Prima i rumori concitati, poi lo sparo e infine il pianto della compagna: si indaga per capire perché il poliziotto si sia suicidato con la pistola d'ordinanza

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

A Mirano, in provincia di Venezia, un poliziotto si è sparato con la pistola d’ordinanza. L’agente di circa 40 anni era in servizio presso la Polizia ferroviaria. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di domenica 4 agosto. Pare che al momento del fatto, in casa, ci fosse anche la compagna.

Poliziotto si spara vicino Venezia

Gli inquilini della palazzina e i vicini hanno riferito di aver sentito alcuni rumori provenire dall’appartamento condiviso dalla coppia posto al piano terra della palazzina. Poi l’esplosione di un colpo d’arma da fuoco e infine le urla disperate e il pianto della donna. Questi i dettagli raccontati dal quotidiano Il Gazzettino.

Sono stati gli stessi vicini di casa a comporre il numero unico delle emergenze. Il posto è stato raggiunto da un’ambulanza, da alcune voltanti della polizia e dai carabinieri.

Mirano è un comune di circa 27.000 abitanti a ovest di Venezia.

Secondo il racconto dei vicini, riportato dal quotidiano, si trattava apparentemente di una coppia come tante altre. Di tanto in tanto qualcuno li vedeva in giardino con i loro amici a chiacchierare del più e del meno.

Indagini aperte

Altri, tuttavia, sostengono che i due occasionalmente litigassero anche in maniera piuttosto animata. Della vicenda è stato informato il magistrato di turno. Saranno le indagini a chiarirne i contorni.

Per prima cosa si verificherà se l’agente abbia lasciato biglietti d’addio, così da capire se il gesto sia stato premeditato o se invece si sia trattato di un atto disperato avvenuto al culmine dell’esasperazione per un litigio domestico.

Casi simili e recenti

La tragedia ha scosso la comunità di Mirano, comune alle porte di Venezia, e ha fatto tornare alla mente gli eventi dello scorso 4 maggio, quando un agente si uccise all’interno dei locali della questura di Venezia. L’uomo, un 53enne in servizio presso la squadra Nautica, si chiuse in bagno e si è sparò un colpo con la pistola d’ordinanza.

Ma il dramma di Mirano arriva ad appena 48 ore dai fatti di Palermo: lo scorso 2 agosto un agente della Polizia penitenziaria in servizio presso il carcere Ucciardone si è ucciso durante il turno di guardia sulla passerella delle mura esterne.

Fonte foto: iStock

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