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Polemica per la preghiera dell'Imam all'Università di Torino occupata, il ministro Bernini chiama il rettore

Il ministro Anna Maria Bernini interviene sulla preghiera dell'Imam all'Università di Torino che ha creato polemica

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

È polemica per la preghiera islamica con l’Imam che si è tenuta all’Università di Torino, incontro che è stato ripreso all’interno dell’ateneo occupato e che è diventato virale sul web. Brahim Baya, presente a Palazzo Nuovo, ha tenuto un incontro venerdì 17 maggio con il titolo “Cosa ci insegna la Palestina’” e ha suscitato posizioni di condanna da parte di alcuni professori che hanno parlato di un “inno alla Jihad”. Intervenuto anche il ministro dell’Università Anna Maria Bernini che ha chiesto spiegazioni al rettore Stefano Geuna.

La preghiera dell’Imam che fa discutere

All’incontro con Brahim Baya, l’Imam tra i responsabili della moschea Taiba di Via Chivasso e tra i promotori di Torino per Gaza, hanno assistito diversi manifestanti e fedeli. Nel suo sermone ha parlato della Palestina come terra da “sempre mira degli invasori, degli arroganti, dei colonizzatori, lo è stata al tempo delle Crociate”.

Ha spiegato che “i nuovi sionisti sono arrivati per prendersi quella terra, per insediarsi in un colonialismo in cui pretendevano che quella terra fosse senza popolo”. “Non hanno calcolato che c’è un popolo, ma non un popolo come gli altri, ma il popolo Palestinese” ha detto Brahim Baya.

È qui che parlando degli ultimi sette mesi, prosegue l’Imam, racconta “l’insegnamento arrivato da quel popolo“. Insegnamento che per la sofferenza vissuta definisce “una forma di Jihad nel più alto senso di questo termine, come sforzo per difendere i propri diritti, come sforzo per difendere la vita umana, come sforzo per difendere la pace”.

Il ministro Bernini chiama il rettore

Immediata la reazione del ministro dell’Università Anna Maria Bernini che ha chiamato il rettore Stefano Geuna per chiedere chiarimenti su quanto avvenuto.

Il rettore, sottolineando che la sede era occupata, ha ribadito al ministro “il carattere di laicità dell’istituzione universitaria”. Insieme a Bernini ha quindi condannato l’accaduto.

Anche Azione solleva la polemica

Sul sermone dell’Imam Brahim Baya è intervenuto anche Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione.

Napoli, sottolineando che la preghiera all’Università di Torino “è un altro triste capitolo della “cancel culture” e di quel sentimento di “cupio dissolvi” in cui trovano rifugio una parte delle nuove generazioni”.

Fonte foto: ANSA

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