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Pierfrancesco Favino e le voci sull'esperienza omosessuale: "Nulla di carnale, ho voluto togliermi un dubbio"

Pierfrancesco Favino racconta l'esperienza e spiega: "Ho capito che omosessuale non lo ero. Adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice"

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

Nuove rivelazioni di Pierfrancesco Favino sulle voci riguardo alla sua presunta esperienza omosessuale: “Un uomo più grande di me mi corteggiava, e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità“, ha rivelato il noto attore italiano in un’intervista al Corriere della Sera. Dal colloquio sono emersi dettagli anche sul ruolo nel nuovo film “Comandante”, in uscita nei cinema il prossimo 31 ottobre.

Pierfrancesco Favino e il dubbio sulla sua sessualità

“Non fu nulla di carnale”, spiega Favino nel corso dell’intervista, dopo la domanda diretta di Aldo Cazzullo. “Un uomo più grande di me mi corteggiava, e io ho voluto togliermi un dubbio sulla mia sessualità, per non portarmelo dentro tutta la vita”.

“L’ho sciolto, ho capito che omosessuale non lo ero – prosegue -. Era un tempo in cui se sentivi un’emozione per un uomo ti chiedevi cosa avevi di sbagliato; adesso per le nuove generazioni è tutto più semplice”.


Pierfrancesco Favino con la moglie e attrice Anna Ferzetti durante l’evento per i 20 anni di Sky, presso il Museo Nazionale Romano Terme di Diocleziano a Roma

“Nello spettacolo l’omosessualità è sempre stata presente, io stesso ho lavorato con Ronconi e Ferrero, e anche la fluidità è sempre esistita“.

Il ruolo di Favino nel nuovo film “Comandante”

Durante il colloquio, Favino ha parlato anche di “Comandante”, il nuovo film di Edoardo De Angelis (in uscita nei cinema il prossimo 31 ottobre) in cui interpreta Salvatore Todaro, comandante di sommergibile nella Seconda guerra mondiale che contravvenne agli ordini e salvò dal naufragio gli uomini che lo avevano attaccato.

“Quando nel film gli danno del fascista, lui risponde: io sono un uomo di mare. Un uomo contraddittorio: molto cattolico, ma attratto dall’esoterismo, dallo spiritismo”, spiega Favino anche in risposta alle polemiche sul film.

La perdita di peso per i ruoli al cinema

L’attore ha poi dichiarato di aver preso undici chili per diventare Buscetta nel film “Il traditore” (2019) di Marco Bellocchio: “Il record però è di 22, per recitare la parte di Mimmo, il malavitoso dal cuore buono di ‘Senza nessuna pietà.

Per “Comandante”, Favino ha invece perso nove chili: “A bordo del sommergibile, come si vede nel film, non c’era da mangiare, e Todaro sopperisce facendo recitare al cuoco napoletano la lista delle ricette…”.

Per perdere e prendere peso l’attore si fa seguire da una biologa nutrizionista: “Mi sottopongo a una serie di esami, anche ormonali, per capire come reagisce il mio fisico, quali alimenti mangiare e a quale ora del giorno”.

La regola migliore è “dissociare carboidrati e proteine: aiuta a smaltire i chili presi associandoli; sempre meglio cominciare il pasto con verdure crude, insalata, frutta; ma ognuno di noi deve scoprire cosa fa bene al suo organismo“.

Fonte foto: ANSA

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