Pezzi di plastica nei wurstel, scatta il richiamo dai supermercati Conad: quali sono i lotti coinvolti
Una nota marca di wurstel è stata ritirata dai supermercati: all'interno di un lotto sono stati trovati dei pezzi di plastica
Pezzi di plastica nei wurstel. Conad è stata costretta a richiamare diverse confezioni da 250 grammi dopo l’input del Ministero della Salute per “rischio fisico“. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistati i wurstel di questa marca.
- Qual è il lotto con i pezzi di plastica
- Cosa fare se si sono acquistati i wurstel con la plastica
- Il messaggio di Conad
Qual è il lotto con i pezzi di plastica
Il Ministero della Salute, nella sua nota informativa, ha spiegato che il lotto di wurstel ritirato è il numero 201022.
È stato prodotto in Italia, nello stabilimento di Chiusa (in provincia di Bolzano) della Grandi Salumifici Italiani S.p.A..
La data di scadenza del lotto in questione è il 20 ottobre 2022.
Cosa fare se si sono acquistati i wurstel con la plastica
Se avete acquistato questo lotto di wurstel, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarlo.
È invece opportuno riportarlo immediatamente al punto vendita: il personale del negozio provvederà alla sostituzione o al rimborso.
Il messaggio di Conad
Sul proprio sito, Conad ha pubblicato un comunicato rivolto ai consumatori.
“Informiamo i clienti del richiamo in via precauzionale dei seguenti lotti di produzione dei prodotti: ‘Wurstel puro suino 2×250 grammi Conad’ e ‘ Wurstel puro suino 250 grammi Conad'”, indicando il lotto (con scadenza 20 ottobre 2022) e il codice EAN (8003170086661).
Si tratta, come detto, di wurstel prodotti “per Conad da Grandi Salumifici Italiani S.p.a.”.
“Nei lotti – spiega Conda – è stata riscontrata una non conformità (possibile presenza di piccoli frammenti di plastica). Al fine di scongiurare qualsiasi possibile rischio per la salute, i clienti che fossero in possesso del prodotto appartenente al medesimo lotto sono invitati a riportarlo al punto di vendita Conad dove è stato acquistato, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso. Ci scusiamo per il disagio arrecato”.
Circa un mese, la Fumagalli era invece finita stata richiamata dal Ministero della Salute per la possibile presenza di salmonella in uno dei suoi salami.