Perseguita la ex e incendia due case e sette auto a Matino vicino Lecce, per lui il divieto di avvicinamento
Lei lo lascia per i maltrattamenti subiti, lui inizia a perseguitarla e incendia sette auto e due case
Lei lo ha lasciato perché vittima di maltrattamenti, lui ha iniziato a perseguitare la ex e il suo compagno, arrivando ad incendiare sette auto e due case. Una storia di violenze e atti persecutori che arriva da Matino, in Salento, e che è durata quasi due anni. Per l’uomo accusato di stalking è scattato il divieto di avvicinamento.
Perseguita la ex e il suo nuovo compagno a Matino
Come riporta Ansa, nel pomeriggio di venerdì 13 settembre i carabinieri della stazione di Matino, in provincia di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di un 37enne del posto, accusato di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e incendi dolosi.
Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, arriva al termine di indagini svolte dai carabinieri che hanno fatto luce su una storia di maltrattamenti, violenze domestiche e stalking.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo aveva iniziato a perseguitare la ex compagna dopo che lei aveva troncato la relazione e si era trasferita dai genitori.
La donna lo aveva lasciato perché vittima di maltrattamenti, soprusi e botte da parte del compagno violento.
Incendia due case e sette auto
Dopo aver scoperto che la donna aveva iniziato una nuova relazione, il 37enne aveva iniziato a pedinare, minacciare e insultare lei e il suo nuovo compagno.
Atti persecutori che culminarono a fine dicembre 2022 nell’incendio di sette auto e due abitazioni, tutte date alle fiamme nel giro di un’ora.
Tutti obiettivi riconducibili alla donna, al suo nuovo compagno e ai rispettivi familiari.
Lo speronamento dell’auto
Gli episodi violenti sarebbero andati avanti fino al giugno di quest’anno, quando il 37enne avrebbe tentato di speronare, non riuscendoci, l’auto del nuovo partner della sua ex compagna.
All’uomo è stato applicato il codice rosso, al termine delle indagini gli è stato imposto il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati da quest’ultima.
Gli investigatori hanno anche denunciato due complici dell’uomo, accusati di averlo aiutato nell’appiccare il fuoco.