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"Per prima cosa stacco l'Italia dalla Sicilia", la promessa di Cateno De Luca candidato alle elezioni Europee

Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord e candidato alle elezioni europee di giugno, promette di staccare la Sicilia dall'Italia: cosa ha detto

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Roberto Vivaldelli

GIORNALISTA

Giornalista professionista esperto di relazioni internazionali e geopolitica, scrive anche di attualità, cultura ed economia. Collaboratore di diverse testate nazionali, ha scritto due libri e curato la pubblicazione in italiano di un saggio del politologo statunitense John J. Mearhseimer.

Staccare la Sicilia dall’Italia. È la promessa elettorale di Cateno De Luca, sindaco di Taormina, leader di Sud chiama Nord e candidato alle elezioni europee, capolista in tutti i collegi di una federazione di diverse forze “antisistema” tra le quali Vita, Insieme Liberi, Movimento per l’Italexit e Sovranità.

La promessa di Cateno De Luca sulla Sicilia

In un’intervista concessa a Il Fatto Quotidiano, Cateno De Luca ha parlato del suo programma elettorale in vista delle elezioni europee.

Parlando della sua attività politica, il sindaco di Taormina ha dichiarato: “Tra qualche anno sarò presidente della Regione Sicilia. La prima cosa che faccio è prendere un’ascia per tagliare i tubi che portano il petrolio raffinato dalla Sicilia al resto d’Italia”.


Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord

Ha poi aggiunto: “Altro che scarto del residuo fiscale al Nord. Stacco la Sicilia dall’Italia“.

L’affondo sul progetto del Ponte sullo Stretto

Cateno De Luca ha duramente attaccato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. “Serve per pagare un po’ di consulenze e chiudere certi contenziosi. Loro stessi sanno che non si farà mai”.

Commentando il suo programma elettorale, De Luca ha sottolineato: “Siamo la costellazione della libertà. Il mio partito, Sud chiama Nord, è l’unico ad avere l’esenzione della raccolta firme, nel 2022 abbiamo eletto due parlamentari alle politiche. Non mi pongo il problema se quelli con cui corro alle europee saranno ancora con noi dopo il voto, magari diventano competitor“.

Tuttavia, ha aggiunto, “se superassimo il 4% sarebbero tutti liberi dalla raccolta firme alle prossime elezioni. Voglio aprire le porte alla democrazia”.

L’attacco al governo Meloni

Alla domanda su come vede il governo Meloni, Cateno De Luca non ha – come sempre – mezze misure: “Malissimo” ha replicato.

“L’Italia in Europa è come l’incaprettato: più tira e più si soffoca con le proprie mani. Meloni fa leggi di Stabilità con 25-30 miliardi di indebitamento solo per dare mancette. È uno stato malato. Fallito”.

E sulla separazione delle carriere: “È una supercazzola. Il problema della giustizia sono i tempi, la durata dei processi. Glielo dico io, che sono stato nel tritacarne per 12 anni, e ho una causa civile che dura da 16″.

Recentemente De Luca è stato vittima di un malore che lo ha colpito durante un comizio a Messina. Il leader di Sud chiama Nord è stato ricoverato in ospedale al Policlinico di Messina la sera di lunedì 29 aprile: il malore è stato immortalato in diretta su Facebook. Il sindaco di Taormina è stato dimesso il 9 maggio dopo aver svolto gli accertamenti medici del caso.

Fonte foto: ANSA

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