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Pegasus, anche Macron coinvolto nel caso di spionaggio internazionale

Secondo le rivelazioni del Washington Post il presidente francese sarebbe nell'elenco del caso di spionaggio

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ci sarebbe anche Emmanuel Macron nella lista dei capi di stato e di governo che potrebbero essere stati spiati nell’ambito del progetto Pegasus. Secondo quanto riferito dal Washington Post e riportato da ‘Ansa’, il presidente Francese sarebbe stato vittima dell’attività dell’intelligence del Marocco.

Scandalo Pegasus, anche Macron nella lista dei probabili spiati: il software

Il caso scoppiato negli ultimi giorni ha scoperchiato un sistema di spionaggio a livello internazionale da parte di diversi governi, tra i quali in Europa si sospetta anche l’Ungheria di Orban, attraverso il software Pegasus dell’israeliana NSO Group, nato per consentire ai governi di seguire terroristi e criminali.

Il programma sarebbe invece stato utilizzato per ascoltare telefonate e impossessarsi dei dati, dai contatti alle mail, dai messaggi alle informazioni personali, di giornalisti di varie testate fra le quali Cnn, New York Times, Wall Street Journal, Financial Times, Voice of America e Al Jazeera. Ma non solo.

Scandalo Pegasus, anche Macron nella lista dei probabili spiati: l’elenco

Nell’elenco dei 50mila nominativi del mirino di una decina di Paesi, oltre a Macron, anche tre capi di Stato e tre primi ministri in carica e il re del Marocco Mohammed VI.: il presidente dell’Iraq Barham Salih, il presidente del Sud Africa Cyril Ramaphosa, il primo ministro del Pakistan Imran Khan, quello dell’Egitto Mostafa Madbouly e quello del Marocco Saad-Eddine El Othmani.

Tra le figure diplomatiche figurano nella lista anche sette ex primi ministri, tra cui quello del Libano Saad Hariri, quello dell’Uganda Ruhakana Rugunda e quello del Belgio Charles Michel, attuale presidente del Consiglio europeo.

Se i fatti dovessero essere confermati, sarebbe ovviamente molto grave” è stata la reazione del governo francese confermando le indiscrezioni sullo spionaggio ai danni del presidente Macron.

Sulla vicenda si è mossa anche l’Ue annunciando l’avvio di verifiche sul software di spionaggio: “Il commissario Breton chiederà ai servizi della dg Connect di lavorare” ha annunciato il commissario alla Giustizia Ue, Didier Reynders.

Stiamo iniziando a raccogliere informazioni per capire quale sia il possibile utilizzo dell’applicazione. Ma useremo più fonti, da quelle giudiziarie alle autorità sulla protezione dei dati, per verificare la solidità dell’informazione. Se vera, sarebbe inaccettabile” ha aggiunto rispondendo alle domande su un’indagine avviata da Bruxelles.

Fonte foto: ANSA

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