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Malattia del Congo in Italia, il punto di Pierluigi Lopalco sul caso di Lucca: "Non si sa cosa sperare"

Pierluigi Lopalco fa il punto sul sospetto caso di malattia del Congo a Lucca: "Speriamo di identificare un virus conosciuto", il parere

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Pierluigi Lopalco è intervenuto sul sospetto contagio da malattia del Congo dell’italiano ritornato a Lucca dall’Africa. Il caso sta preoccupando non poco il Paese, per questo motivo il docente di igiene presso l’Università del Salento ha cercato di fare il punto. In primo luogo secondo l’esperto sostiene che sia “presto per pronunciarsi” e auspica che si arrivi a “identificare un virus conosciuto” per garantire un’immediata risposta sanitaria.

Il parere di Pierluigi Lopalco

Intervistato da Adnkronos Salute, il docente Pierluigi Lopalco sostiene che sia “presto per pronunciarsi” sul sospetto contagio riscontrato in un paziente italiano ritornato a Lucca dal Congo.

Secondo l’esperto “in questi casi non si sa cosa sperare”, ed è certamente preferibile “identificare un virus conosciuto” in quanto “la ricerca di un virus sconosciuto (…) non è affatto semplice“.

malattia Congo Italia Lopalco LuccaFonte foto: ANSA
Dopo il sospetto caso di malattia del Congo di un italiano a Lucca il professor Pierluigi Lopalco spera che si possa “identificare un virus conosciuto”, ma “è presto per pronunciarsi”

Dopo gli anni della pandemia del Covid-19 la paura più comune è un ritorno a uno stato di emergenza globale, e nel caso del virus della malattia del Congo secondo Lopalco – se non dovesse trattarsi di un virus conosciuto – si parlerebbe di un nuovo problema “con caratteristiche di contagiosità preoccupanti”.

Allo stesso tempo il professore sottolinea che dall’altro lato potrebbe trattarsi di un buon presupposto in quanto “si potrebbe fornire subito ai Paesi africani uno strumento per far diagnosi e limitare così il contagio”.

La task force dopo il sospetto contagio a Lucca

Il Ministero della Salute ha istituito una task force sulle malattie infettive. L’attenzione è mirata anche sul sospetto contagio da parte di un paziente italiano tornato a Lucca dall’Africa con i sintomi della malattia del Congo.

Come riporta Il Sole 24 Ore la decisione è stata presa lunedì 9 dicembre nel corso di una riunione tecnica tra il Ministero e l’Istituto Superiore della Sanità. Sono stati quindi ritirati i campioni di sangue prelevati dai Nas al paziente di Lucca che verranno analizzati dall’Iss.

Cos’è la malattia del Congo

Per il momento si parla di “malattia X” in quanto l’agente patogeno non è ancora stato individuato. Con il termine malattia del Congo è indicata una misteriosa epidemia individuata per la prima volta nella provincia del Kwango e che dal 24 ottobre al 5 dicembre ha fatto registrare almeno 406 casi con 31 vittime accertate.

Allo stato attuale non è possibile stabilire se la malattia sia causata da un batterio o un virus. L’area del Kwango, inoltre, è una delle zone della Repubblica Democratica del Congo con il più alto tasso di malnutrizione, un fenomeno che abbassa notevolmente le difese immunitarie dei pazienti colpiti.

sintomi più comuni sono febbrescolo nasaletossemal di testa, ma nei casi peggiori si manifestano anche difficoltà respiratorieanemia.

malattia-congo-italia-lucca-lopalco Fonte foto: ANSA
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