NOTIZIE
RITIRO PRODOTTI ALIMENTARI

Panino farcito Montanaro ritirato dai supermercati per Listeria, il lotto con le confezioni richiamate

Panino farcito Montanaro ritirato dagli scaffali dei supermercati per la presenza del batterio Listeria: qual è il lotto, quali sono i rischi e cosa fare in caso di acquisto e consumo

Pubblicato:

Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Rischio microbiologico. Il Ministero della Salute ha reso noto di aver richiamato una tipologia di panino farcito dai supermercati. Si tratta del Montanaro a marchio Paninoland. Il motivo è la presenza, in un lotto, di confezioni contaminate dal batterio Listeria Monocytogenes. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate le confezioni nei supermercati e quali sono i rischi nel caso si sia consumato il prodotto in questione.

Qual è il lotto con il batterio Listeria

Il Ministero della Salute ha disposto il ritiro di un lotto, considerato a rischio microbiologico, l’8 ottobre 2024: riscontrata la presenza del batterio Listeria monocytogenes.

Quello che si sa è che il panino è stato prodotto da Valfiorita Salumi Srl, precisamente nello stabilimento di Castelnuovo, in provincia di Verona. Il lotto di produzione è:

  • V242674026

Uno dei panini ritirati per rischio microbiologico

Tutte le confezioni del lotto sono di 160 grammi e hanno come data di scadenza il 22 novembre 2024.

Cosa fare se si è acquistato il panino ritirato

Se avete acquistato il lotto in questione, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.

Anzi, va riportato al punto vendita per richiederne la sostituzione o il rimborso.

Cosa si rischia con la listeriosi

Tutti i dettagli sull’infezione da batterio Listeria monocytogenes – Listeriosi – sono riportati sul sito del Ministero della Salute.

È molto diffuso nell’ambiente anche perché è in grado di resistere a basse temperature.

Il rischio infezione riguarda soprattutto i soggetti fragili, che potrebbero sviluppare una forma grave della malattia a prescindere dalle quantità di cibo contaminato ingerito. Si tratta di:

  • donne incinte
  • anziani
  • neonati
  • persone immunodepresse

Il consiglio è consumare i cibi dopo la cottura, visto che il batterio non le sopravvive, e soprattutto tenerli separati da altri cibi durante le fasi di preparazione: il batterio, infatti, può comunque contaminare cibi già cotti.

Gli alimenti a rischio sono diversi, tra cui:

  • latte
  • verdura
  • formaggi molli
  • carni poco cotte
  • insaccati poco stagionati

Fonte foto: 123RF

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963