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Paltrinieri e Acerenza riaccendono la polemica sulla Senna inquinata dopo la 10 km di fondo: le loro parole

Dopo la 10 km di fondo alle Olimpiadi di Parigi Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza hanno riacceso le polemiche sulla Senna inquinata

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Continuano le polemiche sulla balneabilità della Senna inquinata, il campo di gara più discusso delle Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo la 10 km di fondo, chiusa senza medaglie per l’Italia, gli azzurri Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza sono tornati sulla vicenda, dicendo la loro.

Olimpiadi, 10 km di fondo: Acerenza quarto, Paltrinieri nono

Nella mattinata di venerdì 9 agosto si è svolta la 10 km maschile in acque libere alle Olimpiadi di Parigi 2024, nuotata nella Senna come tutte le altre gare del nuoto di fondo.

Poche gioie per l’Italia: Domenico Acerenza è arrivato quarto, Gregorio Paltrinieri soltanto nono.

 Un momento della 10 km di fondo nella Senna

Paltrinieri riaccenda la polemica sulla Senna inquinata

Al termine della gara il capitano della squadra azzurra di nuoto ha riacceso le polemiche sulla Senna inquinata, dopo i diversi rinvii di allenamenti e gare.

Una follia nuotare nella Senna? No, se i valori sono buoni. Certo il fiume era sempre inagibile tranne che nei giorni delle gare quando tornava agibile, un po’ strano“, ha detto Paltrinieri.

“Noi non sapevamo cosa aspettarci, io e Mimmo Acerenza abbiamo preferito non provarlo prima, non so se abbia influito. Forse la location non era adatta alle mie caratteristiche”, ha aggiunto il campione azzurro.

Acerenza: “Non mi ritufferei nella Senna”

Bellissimo campo di gara anche a livello di pubblico. Una delle più belle gare nelle acque libere mai fatte”, ha affermato dal canto suo Domenico Acerenza.

“Ma – ha aggiunto – non mi ritufferei nella Senna, ora speriamo di stare bene nei prossimi giorni sennò qualcuno dovrà assumersi le sue responsabilità”.

“Ho letto che qualcuno ci chiedeva di non buttarci nella Senna, ma era come chiedere di non andare a lavoro. Siamo stati messi in questa condizione e dovevamo farcela andare”, ha concluso.

Taddeucci: “Un tuffo basta e avanza”

Anche Ginevra Taddeucci, che ha ieri 8 agosto ha vinto la medaglia di bronzo nella 10 km di fondo femminile, ha detto la sua sulle acque della Senna.

“Siamo state tutelate anche dal punto di vista medico, abbiamo fatto una sorta di vaccino, con i medicinali che abbiamo preso prima e dopo la gara, quindi dovremmo essere tutelati”, ha spiegato.

“Se mi ci ritufferei? No, adesso no, sinceramente no. Una volta basta e avanza, eppure è andata bene, diciamo che concludiamo così”, ha detto la nuotatrice azzurra.

Fonte foto: ANSA

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