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CRONACA NERA

Padova: donna presa a schiaffi in strada da un 11enne dopo un diverbio, preoccupazione per le baby gang

Una donna ha redarguito due ragazzini che bloccavano il traffico. Ne è nata una discussione, conclusasi con un ceffone rifilato alla signora da un 11enne

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Ceffoni al volto da un bambino di appena 11 anni. È quanto subìto a Padova giovedì scorso, 8 dicembre, da una signora.

La donna si era fermata per redarguire i ragazzini, che stavano bloccando il traffico. Dopo l’aggressione, la signora ha riferito l’accaduto alle Forze dell’Ordine.

Una breve colluttazione

È successo giovedì sera in via Saetta, nel quartiere Arcella di Padova, dove una donna che stava transitando in automobile si è vista costretta a fermarsi per strada a causa di due ragazzini.

La zona dell’aggressione di Via Saetta, nel quartiere Arcella di Padova

Due undicenni, fermi in mezzo alla carreggiata quando la vettura stava per passare. La signora si è così fermata e, dopo aver a più riprese chiesto ai due di spostarsi, è scesa dall’auto.

I due, poco più che bambini, invece di togliersi dalla strada iniziano a rispondere con parolacce e insulti alla donna. I toni si alzano da ambo le parti e ne scaturisce una breve lite, durante la quale la signora ha ricevuto un violento ceffone al volto.

Il Pronto Soccorso e il racconto agli agenti

Rientrata in macchina, la signora si è prima diretta al Pronto Soccorso, per poi denunciare l’accaduto e l’aggressione agli agenti di Polizia. La denuncia non è però stata ancora formalizzata.

La donna è poi rientrata in casa, ma la questione sembra lontana dal considerarsi conclusa. In breve tempo la voce ha fatto il giro e molte persone, nei palazzi e nelle chat Whatsapp dei comitati di quartiere, ha espresso preoccupazione per la situazione.

Paradossalmente, proprio il fatto che gli aggressori fossero due bambini è ciò che ha destato maggior preoccupazione. Come riportato dal Messaggero, proprio uno dei membri dei vari comitati (Fabio Gentilin, del Comitato San Gregorio) ha espresso timore per la recente ondata di azione vandaliche e molestie perpetrate dalle cosiddette baby gang.

Il fenomeno delle baby gang

“Ci siamo preoccupati perché a San Gregorio e in via Duprè c’è un gruppo di undicenni che imperversa dandosi a vandalismi nei giardini e sulla strada, creando caos e molestando i residenti. Abbiamo temuto che dai vandalismi potessero aver fatto un ‘salto di qualità’ passando alle aggressioni” ha spiegato Gentilin.

Anche Rossella Salvan, portavoce del Comitato San Bellino Sicuro-Quartieri Sicuri, è intervenuta sull’argomento esprimendo preoccupazione per l’episodio, fortunatamente “meno grave di quanto avevamo creduto”.

Ma, come spiega Salva, è “la situazione del quartiere che non migliora. Purtroppo da tempo ci siamo accorti che l’età degli spacciatori è sempre più bassa. Siamo consapevoli che sotto una certa età anche chi spaccia non è imputabile e per questo chi sta alle spalle utilizza i più piccoli”.

Fonte foto: ANSA

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