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Orrore a Mariupol, trovati 200 morti: erano tra le macerie di un rifugio

Lo ha comunicato il portavoce del sindaco della città costiera, secondo cui i russi avrebbero anche allestito un obitorio nei pressi della metropolitana

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Orrore a Mariupol, la città costiera nel sud dell’Ucraina presa d’assalto dai russi. Secondo il portavoce del primo cittadino Petro Andryushchenko sono stati venuti alla luce 200 cadaveri. Erano tra le macerie di un rifugio.

Cadaveri trovati a Mariupol, la disperazione del portavoce del primo cittadino: “Cimitero Mariupol”

La notizia è stata veicolata tramite il sistema di messaggistica online Telegram, il fronte infatti non è una zona sicura per i reporter e spesso le autorità locali sostituiscono il lavoro dei giornalisti sul campo, creando canali ad hoc per veicolare le ultime sul conflitto ai giornali.

Nel caso specifico, Andryushchenko si è limitato a sottolineare due terribili parole: “Mariupol Cimitero”, aggiungendo che i corpi sarebbero rimasti in quella che si è rivelata essere la loro tomba per diverso tempo, a giudicare dallo stato di decomposizione.

Corpi senza vita a Mariupol, i russi avrebbero creato un obitorio nei pressi della stazione della metropolitana

Altri corpi, secondo la stessa fonte, sarebbero stati portati dai russi in un obitorio nei pressi della stazione della metropolitana.

Si tratta di un orrore difficile da realizzare, che arricchisce il triste conteggio dei morti della guerra della Russia contro l’Ucraina. Secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite dal 24 febbraio, primo giorno di guerra, ad oggi, sono stati 4mila i civili morti, mentre 4.500 circa sono gli abitanti rimasti feriti.

Si tratta di numeri ufficiali, ovvero verificati: non stupisce la considerazione che il conto sia stato ampiamente sottostimato, data l’impossibilità, in moltissime occasioni, di confermare le morti.

Un’auto distrutta nella città di Mariupol.

Guerra Russia – Ucraina, Mosca guadagna territorio a Est: le truppe del Cremlino sul 20% del territorio prima in mano a Kiev

Al terzo mese di guerra, la Russia sembra aver trovato il modo di guadagnare terreno in Ucraina. Dal 23 febbraio, la vigilia del conflitto, ad oggi, Mosca ha messo sotto il suo controllo un 13% in più di terreno prima amministrato da Kiev, dal 7% di partenza.

L’espansione è avvenuta soprattutto nei territori del Donbass, in Crimea e negli oblast di Donetsk e Lugansk, Kharkiv, Kherson, Zaporizhia e Sebastopoli. La superficie caduta in mano nemica equivale al territorio di Ungheria e Bulgaria.

Fonte foto: ANSA
Guerra in Ucraina, il mondo condanna la Russia: chi sono gli ultimi alleati di Mosca e Vladimir Putin

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