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L'Ordine contro i medici che rifiutano il vaccino: cosa rischiano

L'Ordine dei medici contro i camici bianchi che rifiutano di sottoporsi al vaccino: "Chi sta con i No Vax è incompatibile con la professione"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’Ordine dei medici e il Comitato tecnico scientifico si scagliano contro i sanitari ‘No Vax‘, quelli cioè che stanno rifiutando di farsi somministrare la dose del vaccino anti-Covid. “Sono un centinaio in tutta Italia“, ha spiegato il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, al Corriere della Sera. “Chi sta con i No Vax è incompatibile con la professione”. In sostanza, meglio che faccia altro.

Anche se, ha spiegato Antonino Gentile (portavoce e segretario generale dell’Unione lavoratori sanità e infermiere all’Asl Roma 3 di Ostia), “chi ha inizialmente rifiutato il vaccino lo ha fatto perché il primo monitoraggio è stato fatto prima dell’approvazione dell’Aifa, quindi senza la possibilità di leggere il bugiardino”.

Anelli contro i medici No Vax: “Il virus ne ha uccisi 270”

C’è chi per ovviare al problema vorrebbe introdurre la vaccinazione obbligatoria, come ad esempio il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri. Secondo Anelli, però, sarebbe inutile: “Lo deve decidere il Parlamento, ma al momento non ritengo sia necessario“.

Poi, il dato drammatico: “La pandemia ha ucciso oltre 270 medici, più di metà erano medici di famiglia. Aspettavamo tutti il vaccino, ogni medico dovrebbe aderire con coscienza, inclusi quelli che non sono stati previsti nella priority list come odontoiatri, liberi professionisti e pensionati“.

Quali provvedimenti rischia chi rifiuta il vaccino

Alcune città presentano dati preoccupanti. L’Unità di crisi per la pandemia ha annunciato che in Piemonte solo il 10%-20% degli operatori sanitari delle Rsa intende vaccinarsi.

Un dato che diventa nazionale: secondo l’Ansa, infatti, un medico su cinque non intenderebbe sottoporsi alla vaccinazione.

Nessun obbligo, almeno per il momento, ma sanzioni, quelle sì. “L’Ordine territoriale competente – ha spiegato il presidente Anelli – può decidere di intervenire a fronte di una segnalazione”.

Lo ha sottolineato anche il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo: “In un ospedale non devono esserci tentennamenti: se vuoi lavorare devi vaccinarti, dobbiamo proteggere i pazienti”.

Il vaccino è necessario soprattutto se si considera il fatto che “non tutti i sanitari hanno a disposizione mascherine, guanti, camici e visiere per poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza”.

Fonte foto: ANSA
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