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CRONACA NERA

Omicidio Santo Romano, il padre si sente male in carcere: il malore dopo la notizia della morte del figlio

Il padre di Santo Romano avrebbe subito un malore nel carcere di Lecce dove è detenuto, scoprendo in Tv la notizia dell'omicidio del figlio 19enne

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Ha subito un malore dopo aver saputo in Tv dell’omicidio del figlio, Santo Romano, dal carcere di Lecce. È ricoverato in infermeria il padre del portiere 19enne, ucciso da un colpo di pistola durante una lite scoppiata a San Sebastiano al Vesuvio in seguito a un pestone su una scarpa.

Il malore in carcere

L’uomo si sarebbe sentito male nel penitenziario salentino, dove è recluso in un reparto di sicurezza medio-alta, venendo a conoscenza della morte del figlio, con cui, però, sembra non avesse più rapporti dopo l’arresto avvenuto nel 2019.

Per motivi precauzionali è stato trasferito in infermeria dove è stato subito sottoposto ad una visita approfondita.

La lettera della famiglia del 17enne reo confesso dell’omicidio di Santo Romano

Le condizioni del padre di Santo Romano

Il detenuto avrebbe accusato un crollo fisico appena appresa la notizia dai telegiornali.

Secondo quanto riferito da fonti mediche della casa circondariale di Borgo San Nicola, riportate da Repubblica, il malore non avrebbe comportato nulla di grave e non avrebbe reso necessario neppure un trasferimento in uno degli ospedali in zona.

Le parole dei genitori dell’omicida

Il figlio 19enne originario di Volla, nel Napoletano, è stato ucciso nella notte tra venerdì 1 e sabato 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio, altro comune dell’hinterland, nel tentativo di sedare una rissa nella quale era coinvolto un amico.

A sparare contro Santo Romano sarebbe stato un 17enne reo confesso, che avrebbe esploso un colpo di pistola durante la rissa nata per un pestone ricevuto sulla scarpa.

Intervistati dal Tg1, i genitori dell’omicida hanno chiesto nuovamente perdono alla famiglia della vittima: “A tutte le persone che amavano Santo – ha detto la madre del 17enne – chiediamo scusa e perdono per ciò che ha fatto nostro figlio”.

“Nostro figlio – ha aggiunto il padre – ha distrutto la vostra famiglia, e anche la nostra. Non abbiamo neanche più la forza di combattere, abbiamo chiuso anche noi la nostra vita come l’avete chiusa voi”.

“Mio figlio è stato sempre curato e seguito da piccolo da un neuropsichiatra, è stato sempre ingestibile. C’è stato sempre l’inferno, sempre lui ad aggredirci, a fare delle cose brutte anche verso la mamma, a puntargli un coltello”  ha spiegato ancora l’uomo, ribadendo il contenuto della lettera rivolta alla famiglia di Santo Romano.

Fonte foto: ANSA/Instagram - Santo Romano

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