Omicidio Niccolò Ciatti: Rassoul Bissoultanov condannato a 23 anni, ma è ancora latitante
Latitante dallo scorso luglio, il ceceno Rassoul Bissoultanov è stato condannato a 23 anni dalla Corte d'Assise di Roma. Il pm aveva chiesto l'ergastolo
Rassoul Bissoultanov è stato condannato a 23 anni di carcere per l’omicidio di Niccolò Ciatti, 22enne di Scandicci ucciso tra l’11 e il 12 agosto 2017 a Lloret de Mar, in Spagna. La condanna è stata emessa dalla Corte d’Assise di Roma, riunita nell’aula bunker di Rebibbia. Il giovane ceceno, però, è ancora latitante dopo aver fatto perdere le sue tracce lo scorso luglio.
- Rassoul Bissoultanov già condannato in Spagna per omicidio
- Il pm: Rassoul Bissoultanov ha agito come un toro impazzito
- Il padre di Niccolò Ciatti: valuteremo se fare ricorso
Rassoul Bissoultanov già condannato in Spagna per omicidio
Già condannato in Spagna a 13 anni di carcere, Rassoul Bissoultanov non si era presentato all’udienza per la rimodulazione della pena detentiva. Teoricamente non potrebbe lasciare la Spagna, o almeno non potrebbe farlo in modo legale.
Nel processo che si è tenuto a Roma il pubblico ministero aveva chiesto la condanna all’ergastolo, ma i giudici hanno deciso per una condanna a 23 anni.
Il pm: Rassoul Bissoultanov ha agito come un toro impazzito
Durante la requisitoria il pm ha ricostruito la serata in cui Niccolò Ciatti è stato ucciso con calci e pugni.
“Sia Bissoultanov che gli altri suoi compagni ‘picchiavano come forsennati’ hanno spiegato più testi. I ceceni hanno usato ‘forza disumana’, una ‘violenza cieca che distribuivano a destra e manca'”, ha detto il pm Erminio Amelio.
Secondo il pm, che ha chiesto l’ergastolo per Rassoul Bissoultanov, già il racconto dei testimoni “basterebbe per fondare una sentenza di condanna” ma “il video del circuito interno alla discoteca è talmente eloquente che non lascia dubbi”. Bissoultanov, ha aggiunto il magistrato, “ha agito come un toro impazzito, con lo sguardo fuori dalle orbite”.
Il padre di Niccolò Ciatti: valuteremo se fare ricorso
Dopo la sentenza emessa dai giudici della Corte d’Assise di Roma è intervenuto Luigi Ciatti, padre di Niccolò.
“È sicuramente una condanna più significativa di quella spagnola, ma non è l’ergastolo che pensavamo potesse arrivare per questo assassino”, ha detto. Visibilmente provato dopo la sentenza, Ciatti ha detto che “quello che Bissoultanov ha fatto nei confronti di Niccolò credo sia di una crudeltà unica” perché “con quel calcio lo ha volutamente colpito per uccidere”.
Luigi Ciatti ha poi aggiunto che insieme agli avvocati sta valutando se presentare un ricorso contro la sentenza, cosa già fatta contro quella emessa in Spagna. “Il vero condannato, innocente, è stato in primo luogo mio figlio e di conseguenza noi che sopravviviamo a lui con quella amarezza che può avere solo un genitore che perde un figlio”, ha aggiunto Luigi Ciatti.