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CRONACA NERA

Omicidio Fabio Ravasio a Parabiago, ottavo arresto: i sospetti sulla compagna Adilma Pereira Carneiro

Quello che inizialmente sembrava un tragico incidente con vittima Fabio Ravasio si è rivelato essere un omicidio pianificato nei minimi dettagli

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Prosegue l’indagine sulla morte di Fabio Ravasio, 52 anni, investito il 9 agosto a Parabiago (Milano) mentre era in bicicletta. Quello che inizialmente sembrava un tragico incidente causato da un’auto pirata si è rivelato essere un omicidio pianificato nei minimi dettagli. L‘ottavo arresto, avvenuto venerdì 30 agosto, riguarda un 45enne di origine marocchina, accusato di aver simulato un malore per strada il giorno dell’incidente, bloccando il traffico e permettendo così l’uccisione di Ravasio.

Omicidio Fabio Ravasio, nuovo arresto

Come riporta TgCom24, in cambio della sua partecipazione al piano, il 45enne avrebbe ottenuto la promessa di un appartamento nell’hinterland milanese.

Dietro questa macabra vicenda ci sarebbe la figura di Adilma Pereira Carneiro, 49enne brasiliana, compagna di Ravasio.

Adilma Pereira Carneiro

Gli inquirenti ritengono che Adilma, animata dal desiderio di impossessarsi del patrimonio del compagno, abbia orchestrato il delitto coinvolgendo diversi uomini a lei vicini, tra cui amanti, il figlio e persino il marito sposato nel 2015, dal quale non ha mai divorziato.

Chi è Adilma Pereira Carneiro

La storia di Adilma è costellata di morti sospette e misteri. Il suo primo marito in Brasile fu assassinato in circostanze mai chiarite, mentre il secondo marito, Michele Della Malva, un uomo condannato a 29 anni di carcere per due omicidi, morì improvvisamente d’infarto a casa di Adilma durante un permesso premio, lasciandole in eredità una casa in Puglia.

Anche il terzo marito, Marcello Trifone, visse una vita tormentata: sposato con Adilma nel 2015, perse gran parte del suo patrimonio, salvo una casa a Mentone che la donna riuscì a farsi intestare.

Trifone visse isolato, alimentato da Adilma per non destare sospetti in Ravasio e nella sua famiglia.

Riti magici e sacrifici animali

A complicare ulteriormente la vicenda c’è l’elemento del candomblé, un culto afrobrasiliano legato a riti magici e sacrifici animali.

Secondo gli inquirenti Adilma utilizzava per esercitare un potere seduttivo sui suoi complici.

Tra questi, figura anche uno dei tre gemelli avuti da Della Malva, mentre i due figli avuti da Trifone furono improvvisamente riconosciuti da Ravasio poco prima della sua tragica morte.

Fonte foto: 123RF / IPA

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