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CRONACA NERA

Omicidio di un 61enne a Taranto: la vittima era da poco uscita dal carcere per aver ucciso un 27enne

Il killer avrebbe colpito l'uomo prima che riuscisse a entrare in casa e sarebbe fuggito via. Inutile la corsa in ospedale: Nardelli è morto poco dopo

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Giulia D'Aleo

GIORNALISTA

Scrive su importanti quotidiani nazionali, si occupa di attualità con una particolare attenzione rivolta a temi sociali, diritti, marginalità.

Omicidio a Taranto. Un uomo di 61 anniCosimo Nardelli, è stato ucciso a colpi di pistola mentre tornava a casa. Si ipotizza possa essersi trattato di una vendetta: nel 2005 Nardelli aveva ucciso il 27enne Alessandro Cimoli ed era tornato da poco in libertà dopo 17 anni di carcere.

L’agguato in strada

L’omicidio è avvenuto in una zona centrale della città, nei pressi del mercato Fadini e dell’Arsenale militare, dove sono presenti abitazioni e attività commerciali.

Il 61enne aveva parcheggiato il suo scooter e si stava avvicinando al portone della sua abitazione, quando è stato raggiunto dai colpi di pistola.

La zona in cui è stato ucciso l’uomo, nei pressi dell’Arsenale militare

A dare l’allarme sono stati alcuni vicini, che hanno sentito gli spari.

La polizia, che ha effettuato i rilievi, ha trovato sul luogo solo il casco di Nardelli poggiato a terra e un mazzo di chiavi. Sul marciapiede, sono state ritrovate anche le tracce di sangue.

Gli inquirenti hanno ispezionato una vettura che era parcheggiata lì davanti e messo in atto posti di blocco e controlli in varie zone della città.

L’arrivo in ospedale

La vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, dove i medici hanno tentato un disperato salvataggio.

Nardelli, però, è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale, a causa delle gravi ferite causate dai proiettili.

I colpi di arma da fuoco che gli sono stati inflitti sono almeno 5, esplosi a distanza ravvicinata verso l’addome e altre parti del corpo.

Il movente della vendetta

Secondo le prime ricostruzioni, non è da escludere che si possa essere trattato di una vendetta.

Nardelli, infatti, era tornato da poco in libertà dopo aver scontato una detenzione di 17 anni di carcere per avere ucciso nel 2005 il 27enne Alessandro Cimoli nelle campagne del Tarantino.

L’omicidio era legato a un traffico di stupefacenti. Il ragazzo, infatti, era stato ucciso per non aver pagato un carico di droga, un chilo di cocaina.

Gli investigatori stanno tentato di capire se possa esserci un collegamento con l’omicidio Cimoli o se Nardelli fosse entrato a far parte di altri giri illegali.

Fonte foto: iStock

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