Omicidio di Torremaggiore, la mamma di Jessica accusa il marito killer: "Un mostro, la molestava"
Intervistata dalla tv albanese, Tefta Malaj racconta la notte dell'omicidio di Torremaggiore e svela che il marito molestava la figlia Jessica
“Mio marito è un mostro. Fino a due anni fa ha molestato sessualmente nostra figlia”. Così alla tv albanese Tefta Malaj, la donna ferita a coltellate dal marito Taulant Malaj che a Torremaggiore ha ucciso la figlia sedicenne Jessica e il 51enne Massimo De Santis, presunto amante della donna.
- La mamma di Jessica accusa il marito: "Un mostro"
- Il racconto di quella notte
- I difensori di Malaj: non voleva uccidere il bambino
La mamma di Jessica accusa il marito: “Un mostro”
Mentre il paese del Foggiano è ancora sotto choc per il duplice omicidio avvenuto nella notte tra sabato 6 e domenica 7 maggio, dall’Albania arrivano le parole di Tefta Malaj, moglie del panettiere 45enne arrestato per l’efferato delitto.
Ancora ricoverata in ospedale per le ferite subite, la donna ha rilasciato una intervista alla tv News 24 Albania, raccontando quanto accaduto quella notte e parlando del marito omicida.
La 39enne ha svelato che il marito avrebbe più volte molestato sessualmente la figlia Jessica. La ragazza “non gli voleva più parlare ed è per questo che non solo le ha rovinato la vita, ma l’ha anche ammazzata”, ha detto.
“Jessica da due anni non comunicava col padre e se non l’ha denunciato è solo per non avere una brutta nomea: si sa com’è”, ha aggiunto.
Nella giornata di oggi 10 maggio la donna ha potuto riabbracciare il figlio di 5 anni sopravvissuto alla furia del padre: il piccolo è stato accompagnato dagli zii, ai quali è stato temporaneamente affidato, all’ospedale di Foggia dove è ricoverata la madre.
Il racconto di quella notte
Tefta Malaj ha poi parlato di quanto avvenuto quella notte, sostenendo che secondo lei il marito aveva pianificato tutto: “Stavamo tutti quanti dormendo a quell’ora. Lui quella notte non lavorava, era di riposo a casa. Non ho sentito che usciva, poi l’ho visto rientrare”.
La donna ha raccontato che il marito con il coltello in mano ha preso il bambino che dormiva nel lettino accanto al letto matrimoniale, a quel punto lei si è scagliata contro di lui per salvarlo: “Lui mi ha dato tanti colpi di coltello, non mi ricordo quanti. Faceva dei video mentre dava calci e pugnalate con il coltello”.
Sentendo i rumori, Jessica si è svegliata ed è accorsa nella stanza, sarebbe andata in aiuto alla madre venendo a sua volta accoltellata dal padre.
I difensori di Malaj: non voleva uccidere il bambino
Intanto i legali di Taulant Malaj sostengono che l’uomo non aveva intenzione di uccidere il figlio piccolo. “Possiamo smentire in maniera categorica che ci sia stata un’attenzione violenta nei confronti del bambino che non è stato assolutamente toccato e lui non ha cercato di fare niente nei suoi confronti”, hanno dichiarato all’Ansa.
Il bimbo “non era nascosto, ha visto la scena, ma lui non si è avvicinato, non ha fatto assolutamente niente nei confronti del bambino”.
Secondo gli avvocati Michele Maiellaro e Giacomo Lattanzio, tale circostanza sarebbe confermata dai filmati delle telecamere interne dell’appartamento che avrebbero ripreso il delitto.