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CRONACA NERA

Omicidio di Nicola Manzi a Corato vicino Bari, fermati due fratelli: bloccata anche la moglie della vittima

Due fermi per l'omicidio di Nicola Manzi nel Barese: si tratta di due fratelli. La moglie della vittima ha risposto al fuoco ed è stata denunciata

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Sono due le persone fermate per l’omicidio del 55enne Nicola Manzi avvenuto a Corato, fra Barletta e Bari: si tratta di due fratelli di 18 e 22 anni, già noti alle forze dell’ordine. Intanto è stata fermata anche la moglie della vittima, che durante la sparatoria ha raccolto da terra la pistola del marito ed ha fatto fuoco contro gli aggressori.

La dinamica della sparatoria a Corato

La sparatoria si è verificata nel pomeriggio di lunedì 16 dicembre in via Nicola Salvi, nei pressi della casa della vittima, nella periferia di Corato. I colpi sono stati esplosi mentre Nicola Manzi si trovava in strada con suo fratello minore, di 41 anni, e sua moglie.

La vittima e il fratello sono stati colpiti dalle pallottole, mentre la moglie riusciva a mettersi al riparo.

Corato è un comune di oltre 45.000 abitanti in provincia di Bari

I due fratelli sono stati condotti in carcere e sulle loro teste pendono le accuse di omicidio e porto illecito di arma da fuoco, ma anche di tentato omicidio perché il fratello di Nicola Manzi è rimasto gravemente ferito nell’agguato. Per salvargli la vita si è reso necessario un delicato intervento chirurgico.

Gli investigatori non escludono che a bordo dell’auto dalla quale sono partiti i colpi potesse esserci anche un terzo uomo.

Moglie accusata di tentato omicidio

La moglie di Manzi è stata fermata con l’accusa di tentato omicidio e porto illecito d’arma perché, dopo aver raccolto la pistola del marito, ha inseguito l’auto degli assalitori sparandole contro.

Le indagini

Con una nota, la Procura di Trani ha informato che al fine delle indagini sono state determinanti le immagini raccolte dalle telecamere di videosorveglianza dislocate nella zona mentre, al contrario, le testimonianze raccolte dagli investigatori sono state definite di scarsa utilità.

È ancora ignoto il movente dell’agguato, ma si ipotizza che alla base possa esserci un regolamento di conti. Le indagini vengono svolte dai carabinieri della compagnia di Molfetta e del Nucleo investigativo e della sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di Bari.

Il commento del sindaco di Corato

“Purtroppo Corato è stata segnata da una brutale sparatoria in un quartiere di edilizia residenziale pubblica. Una vera esecuzione tra famiglie, peraltro imparentate, che ha lasciato un morto e un ferito grave”. Così ha commentato il sindaco della cittadina in provincia di Bari, Corrado De Benedittis.

Fonte foto: IPA

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