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Omicidio a Paderno Dugnano, il racconto del vicino della famiglia uccisa: il dettaglio sul 17enne reo confesso

Shock a Paderno Dugnano dove c'è stato un triplice omicidio in una famiglia. A commentare la strage è il vicino di casa che conosce l'unico sopravvissuto

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Simone Gervasio

GIORNALISTA

Giornalista professionista, napoletano trapiantato a Milano, si occupa di cronaca, attualità, cultura pop e sport. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo, ha lavorato per diversi siti e redazioni. Oltre al web, ha avuto esperienze anche in tv e in radio

Il triplice omicidio a Paderno Dugnano ha scosso la cittadina: a conoscere il 17enne reo confesso dell’assassinio del padre era anche uno dei vicini che, in un’intervista, ha parlato della famiglia che viveva di fianco e della quale sono morti padre, madre e figlio minore. Le indagini su quanto successo vanno avanti: il figlio maggiore ha rivelato come il suo gesto sia stato una reazione dopo aver scoperto che il genitore aveva ucciso moglie e figlioletto.

Paderno Dugnano sotto shock: le vittime e le prime ricostruzioni

C’è sgomento e incredulità nella provincia milanese, diventata teatro di un triplice efferato delitto nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre.

A perdere la vita sono stati una donna di 48 anni, un uomo di 51 e il loro figlio di 12 anni. Tutti e tre sono stati accoltellati e uccisi nella loro abitazione di via Anzio. L’allarme è stato lanciato dal primogenito 17enne.

La villa del triplice delitto è in via Anzio, a Paderno Dugnano

Triplice omicidio nella notte: parla il vicino di casa della famiglia

A parlare ai microfoni di Corriere.it, è proprio un vicino di casa ed ex compagno di scuola del ragazzo.

Il ritratto della famiglia che si evince dalle sue parole è quello di persone semplici, nella norma. “Era gente tranquillissima. Salutavo sempre sia la madre che il padre. Ciao, Buongiorno, niente di più, le solite cose”.

L’intervistato si dice sorpreso di quanto successo e rivela come tutta questa vicenda gli sembri strana, di come lo abbia segnato.

Paderno Dugnano, chi erano le vittime della follia omicida

Si sofferma però soprattutto sul suo ex compagno di scuola, ora reo confesso di aver ucciso il padre, dopo che questi aveva fatto altrettanto con moglie e figlio minore.

“Sì, lo conosco. Abbiamo fatto le elementari insieme, qui vicino, poi durante gli anni ci siamo un po’ persi, succede e con lui è stato così. Ma lo vedevo spesso quando sia io che lui uscivamo dalle nostre case”.

La famiglia viveva in una villetta monofamiliare in via Anzio, a Paderno Dugnano, nel Milanese. Il nucleo era composto da 4 persone: Fabio, costruttore edile, Daniela che aveva un negozio di intimo, e i due figli – quello minore, morto nella notte, si chiamava Lorenzo. Era una famiglia di lavoratori, tranquilla e benestante. Accanto a loro vivevano i genitori del 51enne – che aveva festeggiato il compleanno sabato – e il fratello. I vicini hanno affermato di non aver sentito rumori nella notte.

Triplice omicidio: il vicino ha visto l’arma del delitto

Nella sua intervista, il vicino rivela un altro particolare, circa l’arma del delitto.

“Questa mattina intorno alle cinque, quando sono rientrato, ho visto macchine dei carabinieri e investigatori in borghese. All’uscita del vialetto al civico 33 che porta alla casa in cui è avvenuta la tragedia c’era un coltello vicino al marciapiede”, ha detto.

I tre defunti hanno tutti e tre sui loro corpi ferite di armi da taglio e, nelle ore successive al rinvenimento dei cadaveri, è stato trovato un coltello compatibile con le loro ferite.

Il 17enne ha confessato: ecco la sua versione

Gli inquirenti stanno cercando di far luce su quanto successo a Paderno Dugnano. L’allarme è scattato intorno all’una di notte quando al 112, è arrivata una telefonata dall’unico sopravvissuto della famiglia che avrebbe detto di aver ucciso il padre, invitando i soccorsi ad arrivare.

Secondo quanto rivelato dal 17enne, le urla dei suoi due familiari lo avrebbero svegliato nella notte. Giunto nella stanza del fratello, lo avrebbe trovato morto – così come la madre – per mano del padre.

Solo in quel momento avrebbe reagito, prendendo il coltello presente nella stanza e uccidendo il genitore.

Tuttavia la sua versione non ha convinto gli inquirenti, che con il passare delle ore lo hanno inchiodato. Il 17enne ha infine confessato di essere stato l’unico responsabile della strage, togliendo la vita ai propri genitori e al fratello minore.

Fonte foto: IPA

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