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Omicidio a Gioia Del Colle, Michele De Carlo morto a 39 anni: aveva precedenti, sentiti colpi d'arma da fuoco

Il corpo di un uomo di 39 anni, Michele De Carlo, è stato ritrovato in un capannone a Gioia del Colle: indagini dei Carabinieri sull’omicidio

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

È stato ritrovato nella notte, in un capannone di Gioia del Colle, il corpo senza vita di un uomo di 39 anni, Michele De Carlo, ferito a morte da diversi colpi di arma da fuoco. La vittima aveva diversi precedenti penali, sull’omicidio indagano i Carabinieri.

Omicidio a Gioia Del Colle

Nella notte tra mercoledì 30 e giovedì 31 ottobre 2024 il corpo senza vita di un uomo di 39 anni è stato ritrovato a Gioia del Colle, comune facente parte della città metropolitana di Bari, in Puglia, nei pressi di un deposito di furgoni sito in via Anna Magnani.

Secondo quanto riportato da Bari Today, l’uomo sarebbe stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco, che lo hanno raggiunto alla testa e al torace.

Gioia Del Colle (Bari), comune nel quale è stato ritrovato il corpo senza vita di Michele De Carlo: si indaga per omicidio

In seguito al ritrovamento, sul posto sono arrivati i Carabinieri, i militari della Scientifica, il personale medico del 118 (che non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo), il medico legale e il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Bari, Luisiana Di Vittorio, che coordina le indagini

Ucciso Michele De Carlo

Stando alle informazioni fin qui raccolte, come riportato anche da Repubblica, la vittima è Michele De Carlo, detto “lo Jatta”, un uomo di 39 anni con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, arrestato anche nel 2021 nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri coordinata dalla Dda, relativa alle intimidazioni e danneggiamenti nei confronti della ditta Teorema di Acquaviva delle Fonti.

Insieme a lui, all’epoca, erano finite in carcere altre due persone, mentre una terza aveva l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L’accusa mossa a De Carlo era di aver comprato per 2.200 euro una pistola Taurus calibro 9 usata dagli altri tre nel settembre 2018 per sparare, a scopo intimidatorio, contro alcune autovetture della ditta di Acquaviva.

De Carlo, che durante le indagini dell’epoca era stato accusato di favoreggiamento per aver mentito ai militari dell’Arma, si occupava in questo periodo occupava di trasporto di prodotti caseari, e sarebbe stato ucciso poco prima di iniziare il suo turno di lavoro.

Le indagini dei Carabinieri

Il lavoro dei Carabinieri di Bari non sarà semplice, ma potrebbe trovare l’aiuto di alcuni testimoni, che avrebbero riferito di aver udito colpi d’arma da fuoco nella zona. A lanciare l’allarme sarebbe stato il padre della vittima.

Secondo altre testimonianze, De Carlo sarebbe stato avvicinato prima dell’inizio del suo turno di lavoro da due persone a volto coperto, che lo avrebbero freddato in quello che sembrerebbe un vero e proprio agguato avvenuto nei pressi di un’azienda di distribuzione di mozzarelle.

Fonte foto: ANSA

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