Novavax, Palù spiega quando sarà approvato in Italia il nuovo vaccino. E torna a spingere su obbligo vaccinale
Il presidente di Aifa Giorgio Palù spiega quando sarà approvato in Italia il nuovo vaccino anti Covid di Novavax e fa il punto sulla pandemia
Nella giornata di lunedì 20 dicembre l’Agenzia Europea del farmaco (Ema) ha dato il via libera al vaccino anti Covid Nuvaxovid di Novavax. Si tratta del quinto vaccino contro il Covid-19 a diventare disponibile in Europa dopo Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson. Agli Stati membri della Ue arriveranno circa 27 milioni di dosi, con la consegna delle prime partite prevista a inizio 2022.
Vaccino Novavax, quando l’autorizzazione in Italia
Si attende ora l’approvazione anche in Italia del nuovo vaccino anti Covid di Novavax. L’autorizzazione da parte dell’Agenzia italiana del farmaco dovrebbe arrivare nella giornata di oggi, mercoledì 22 dicembre, secondo quanto dichiarato a SkyTg24 dal presidente Aifa Giorgio Palù.
Il virologo ha spiegato che il Nuvaxovid costituisce “un’ulteriore arma potente” nella lotta alla pandemia, considerando anche che ha un vantaggio rispetto ai vaccini a mRna, cioè “non necessita della catena del freddo”.
Gli studi hanno dimostrato che il nuovo vaccino ha un’efficacia del 90% e potrebbe essere quello decisivo per convincere gli insicuri e i no vax a vaccinarsi.
Palù: “Considerare l’obbligo vaccinale”
Parlando della quarta ondata della pandemia alla luce della probabile diffusione anche in Italia della variante Omicron, Palù ha detto il Paese avrebbe bisogno di “essere confortato”, e questo nuovo vaccino può contribuire a farlo.
Riguardo le nuove misure adottate dal governo per contrastare la crescita dei contagi, il presidente Aifa osserva che “sono tutte ispirate alla massima cautela”. Ma, aggiunge, resta sempre sul piatto l’opzione di considerare l’introduzione dell’obbligo vaccinale.
Il coronavirus si sta diffondendo con maggior rapidità anche tra i più giovani, dunque, sottolinea Palù, diventa importante vaccinare anche i bambini più piccoli.
Palù ha spiegato che la terza dose sarà necessaria anche per gli under 18, anche se mancano ancora indicazioni precise sulle tempistiche.
Ipotesi quarta dose del vaccino, parla Palù
Il presidente dell’Aifa ha parlato anche della somministrazione di una quarta dose del vaccino anti Covid, che è già stata autorizzata in Israele per personale sanitario e over 60. Spiegando che sarebbe meglio aspettare di valutare l’impatto clinico della variante Omicron.
“C’è già la tecnologia per adeguare i vaccini alle nuove varianti e si sta discutendo se è possibile accelerare i tempi per la vaccinazione”, osserva Palù, che ricorda anche che “i nuovi farmaci saranno un’arma potente, abbiamo bisogno anche di farmaci da somministrare nelle prime fasi”.