Novavax potrebbe convincere no vax a vaccinarsi: l'efficacia e quel particolare diverso dagli altri sieri
Il vaccino Nuvaxovid di Novavax, approvato dall'Ema, può convincere gli insicuri grazie a un particolare che lo distingue dagli altri vaccini
Nella giornata di lunedì 20 dicembre l’Ema, l’Agenzia Europea del farmaco, ha dato il via libera al vaccino Nuvaxovid di Novavax. Il nuovo vaccino anti-Covid, che diventa il quinto a disposizione dopo Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson, è stato autorizzato e raccomandato per i maggiori di 18 anni. Gli studi hanno dimostrato un’efficacia del 90% e il nuovo preparato, a detta di molti, potrebbe essere quello decisivo per convincere i no vax a correre alla somministrazione.
Novavax può convincere i no vax, ecco perché
L’approvazione all’immissione in commercio condizionale del vaccino Nuvaxovid dell’azienda statunitense Novavax era attesa da tempo dallo schieramento dei no vax. Non proprio nello specifico il vaccino della società esperta in biotecnologie, ma uno di questo tipo che potesse in qualche modo mettere da parte ogni dubbio.
Nuvaxovid, infatti, è un vaccino diverso rispetto agli altri già in commercio nel mondo. Mentre al momento circolano farmaci a mRna (Pfizer e Moderna) e altri a vettore virale (AstraZeneca e Johnson&Johnson), quello messo a punto da Novavax è proteico e riuscirebbe ad aggirare qualsiasi interrogativo dei no vax.
Gli “ingredienti” del vaccino, infatti, sarebbero composti da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike, che si trova sulla superficie del virus, e un “adiuvante”, una sostanza che aiuta a rafforzare la risposta immunitaria al vaccino.
Nuvaxovid, efficacia e come funziona
Nuvaxovid, secondo quanto riferito dagli esperti, introduce direttamente nell’organismo la proteina Spike. Questo passaggio sarebbe di fondamentale importanza per i no vax, da sempre riluttanti alla possibilità che nel proprio organismo venga iniettato un farmaco che porta alla produzione della proteina stessa.
Gli studi sul vaccino Novavax hanno mostrato un’efficacia elevata
Stando alle prime informazioni, il vaccino di Novavax si somministrerà “tramite due iniezioni, di solito nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di 3 settimane” l’una dall’altra. Prima dell’approvazione dell’Ema sono stati messi a punto due studi, che hanno dato risultati più che soddisfacenti sull’efficacia del vaccino.
Il primo studio, condotto in Messico e negli Stati Uniti, ha riscontrato una riduzione del 90,4% del numero di casi sintomatici di Covid-19 sette giorni dopo la seconda dose nelle persone che hanno ricevuto Nuvaxovid rispetto a chi ha ricevuto la somministrazione del placebo. Il secondo studio nel Regno Unito ha invece prodotto un’efficacia dell’89,7%.
Novavax, quando arriverà in Italia
Dopo l’approvazione del vaccino Nuvaxovid da parte dell’Ema cresce ora l’attesa per vederlo distribuito in giro per l’Europa. Ad attenderlo anche l’Italia, che ha ricevuto importanti notizie da parte della Commissione Europea.
Secondo quanto riferito dalla presidente Ursula von der Leyen, le prime dosi del vaccino di Novavax verranno distribuite nei primi mesi del 2022, con gli Stati membri che riceveranno circa 27 milioni di dosi.
SONDAGGIO – Il vaccino Novavax può convincere i no vax a vaccinarsi?