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No Tav, scontri in Val di Susa nella notte: pietre e bombe carta, ferito un carabiniere

Tensioni nella notte in Val di Susa. Alcuni manifestanti No Tav hanno lanciato pietre e bombe carta sui militari

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ennesima notte di scontri in Val di Susa, a San Didero, nella provincia di Torino, tra un gruppo di No Tav e le forze dell’ordine. I manifestanti hanno lanciato pietre, bombe carta e razzi contro gli agenti che si trovavano nel cantiere per il nuovo autoporto di Susa. In risposta, i militari, hanno respinto i No Tav con idranti e lacrimogeni.

Scontri No Tav in Val di Susa, ferito un carabiniere

Non è la prima volta che si assiste a episodi del genere. Uno dei carabinieri presenti è rimasto ferito a un fianco da una pietra, e ha ricevuto una prognosi di 7 giorni dopo essere stato medicato in ospedale.

Secondo gli investigatori, l’assalto è stato coordinato da Askatasuna, centro sociale torinese. Come riporta l’Ansa, erano un centinaio gli antagonisti che sono accorsi al cantiere, provenienti anche da altre città.

La Digos ha avviato un’indagine per identificare i responsabili. Danneggiate a seguito degli scontri anche due auto dei carabinieri.

Un’altra offensiva con lancio di pietre si sarebbe poi verificata nel pomeriggio dell’8 dicembre, secondo quanto riportato dal Messaggero, dopo un corteo pacifico a San Didero, in occasione del sedicesimo anniversario degli scontri a Venaus avvenuti tra novembre e dicembre del 2005, concluso senza tensioni e incidenti: a termine della marcia, che ha visto anche la partecipazione di amministratori locali, una frangia di manifestanti sarebbe tornata all’attacco delle recinzioni nei pressi del cantiere del nuovo autoporto.

Il post del sindaco di Borgone di Susa

Il sindaco di Borgone di Susa, Diego Mele, ha scritto un lungo post su Facebook schierandosi contro la marcia No Tav: “In sostanza, al movimento No Tav, viene concesso di sfilare all’interno delle strade del nostro comune durante la festa dell’Immacolata in piena pandemia”.

“Il Comune di Borgone – ha scritto il sindaco – non parteciperà a tale marcia, in quanto si ritiene che i luoghi e gli spazi per la democrazia rappresentativa siano ben altri, quali ad esempio la partecipazione all’Osservatorio Torino-Lione, in cui ogni amministrazione potrà esprimere le proprie rimostranze e le proprie perplessità sull’opera”.

“Essendo altresì un fautore della libertà di opinione, trovo giusto il voler manifestare contro o a favore di ogni causa, trovo meno giusto invece, che in un momento così delicato per la salute pubblica e per la tenuta dell’ordine pubblico, taluni movimenti abbiano anche solo pensato a una manifestazione di questo tipo, peraltro attraversando un Comune che ha ben altri approcci alla causa”, ha chiosato il sindaco.

Quando è nato il movimento No Tav e perché

Il movimento No Tav è nato agli inizi degli anni Novanta in Val di Susa, per opporsi alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità che collega la città di Torino a Lione. Secondo i No Tav si tratta di uno spreco di denaro pubblico e di un progetto dannoso per il territorio.

Al contrario, i sostenitori della Tav considerano il collegamento tra le due città una buona opportunità di crescita per l’Italia, in quanto la tratta è parte di un progetto di collegamento molto più ampio che dovrebbe facilitare gli spostamenti in territorio europeo.

Fonte foto: ANSA

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