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Niente Divina Commedia e Dante per due studenti musulmani a Treviso, esentati dalla prof: l'ira di Vannacci

L'esenzione decisa dalla scuola di Treviso diventa un caso politico: Vannacci, Valditara e Salvini gridano allo scandalo e promettono battaglia

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Due studenti musulmani di Treviso, su richiesta delle rispettive famiglie, sono stati esentati dallo studio della Divina Commedia di Dante. I genitori dei due ragazzi ritengono infatti che l’opera sia offensiva nei confronti dell’Islam. La decisione dell’istituto ha scatenato la protesta di diversi esponenti politici, primo tra tutti il generale Roberto Vannacci.

Niente Divina Commedia di Dante per due studenti musulmani di Treviso

Preside e professoressa dell’istituto hanno deciso di accontentare le famiglie dei due ragazzi, sostituendo soltanto per loro il sommo poeta con il Boccaccio.

Il caso è diventato ben presto terreno di battaglia politica, con diversi esponenti del centrodestra che hanno espresso la loro indignazione. Tra i primi a intervenire, il generale Roberto Vannacci, che sui social ha postato la foto di un articolo in cui viene riassunta la vicenda:

Eccoli quelli che vogliono distruggere la nostra Italia e la nostra Identità.

Il ministro Valditara: “Decisione inammissibile, avvieremo un’ispezione”

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara annuncia battaglia e spiega che quanto accaduto a Treviso verrà approfondito.

“Abbiamo disposto un’ispezione per verificare come stanno effettivamente i fatti”, ha detto all’Agi.

Secondo Valditara “oggettivamente un’esclusione dal programma scolastico di uno dei pilastri della nostra letteratura e della nostra storia, per motivi religiosi, culturali, di doglianze di qualche famiglia, non abbiamo ben capito, è del tutto inammissibile“.

Anche Salvini va all’attacco della scuola trevigiana: “Scelta demenziale”

Sulla questione è intervenuto anche il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, che non ha risparmiato critiche al dirigente scolastico che ha dato l’ok all’esenzione dello studio di Dante.

“Non da vicepresidente del Consiglio – ha dichiarato ai cronisti – ma da genitore che studia con un figlio e una figlia, mi ha raccapricciato la notizia letta stamattina, proveniente da una scuola nel Trevigiano, dove per rispetto di una famiglia verranno esonerati alcuni alunni dallo studio della Divina Commedia, di Inferno, Purgatorio e Paradiso”.

Per il leader della Lega “è demenziale che nelle nostre scuole non si possa studiare Dante perché offensivo. Penso che siamo o sull’orlo del baratro o sul limite del ridicolo“.

Salvini ha poi rincarato la dose: “Che venga espunto il sommo poeta dalle nostre classi perché qualche famiglia si ritiene offesa, penso sia un cedimento culturale, etico, morale ed educativo senza capo né coda. Se apriamo l’albo di quelli che si sentono offesi dal sommo poeta, andiamo tutti a casa. Domani potremmo chiedere alle famiglie di esentare i bimbi da matematica e geometria…”.

Fonte foto: ANSA

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