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CRONACA NERA

Netturbino accusato di stupro a Roma, nella chat con una vittima l'ipotesi del narcotico: "Non ricordo niente"

Sono state divulgate le chat che il netturbino di Roma accusato di stupro, Ubaldo Manuali, avrebbe intrattenuto con alcune delle presunte vittime

Pubblicato:

Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Pochi giorni dopo la notizia dell’arresto di un netturbino 59enne di Roma, Ubaldo Manuali, per sospette violenze sessuali, emergono ora le chat che lo stesso avrebbe intrattenuto con alcune delle presunte vittime. Da queste, sembra trovare conferme l’ipotesi dell’uso di un narcotico.

Il caso del netturbino 59enne arrestato per stupro a Roma

La vicenda è emersa dopo che gli agenti della polizia diretti dalla Procura di Trivoli hanno arrestato con l’accusa di violenza sessuale e diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti il netturbino romano Ubaldo Manuali.

L’indagine è partita dopo la denuncia di una presunta vittima, che sostiene di essere stata adescata dall’uomo sui social e che, dopo qualche incontro, è stata violentata mentre si trovava in casa del 59enne.

L’uomo avrebbe inoltre inviato foto ad alcuni amici ed è proprio così che le autorità avrebbero prove solide di almeno due casi di violenza. In casa sua, sarebbe stato trovato anche un farmaco sedativo ipnotico.

Cosa contengono le chat tra Ubaldo Manuali e le vittime

Diffuse dal Corriere della Sera, dalle chat allegate all’ordinanza che ha portato il 59enne all’arresto con l’accusa di violenza sessuale plurima troverebbe conferma proprio l’ipotesi che l’uomo abbia drogato e poi abusato delle presunte vittime.

Nella prima che viene riportata, una donna di 47 anni gli chiede conto della serata trascorsa insieme, sostenendo di non averne alcuna memoria. “Ma davvero siamo stati assieme? Mi sembra incredibile che mi sia addormentata” ha scritto lei.

“Ma ti pare che se volevo fare qualcosa di losco poi mi fermavo a dormire qui?” avrebbe invece risposto lui. Il modus operandi sarebbe chiaro: dopo aver offerto da bere alle donne, queste perdono lucidità di colpo dopo il primo bicchiere. La quantità di alcol però non basterebbe a spiegare lo stato d’alterazione.

Avrebbe invece versato lui alcune gocce di lormetazepam nei bicchieri, per poi insistere su una falsa ricostruzione della serata. “Quanto mi hai fatto bere ieri”, “Forse un po’ hai esagerato“, “Dovevi fermarmi” e “Ma eri così contenta… eri carica. Dicevi che era da tanto che non lo facevi” sono alcuni dei passaggi delle chat riportati dalla fonte.

Il sospettato si sarebbe anche finto il fidanzato di una di loro

Contro l’uomo ci sarebbe poi un altro elemento difficilmente confutabile. Sul suo telefono sequestrato dagli investigatori sarebbe stato trovato un video in cui viene ripresa una donna durante una violenza sessuale.

La si sentirebbe chiedere “Chi sei? Perché mi stai baciando” e lui rispondere così: “Sono il tuo fidanzato, non preoccuparti“. Un quadro che testimonierebbe l’evidente incapacità della donna di rendersi conto della situazione.

Con gli amici, inoltre, si sarebbe vantato di queste sue avventure amore, fatto confermato anche da uno di loro agli agenti di Polizia. A tutte le presunte vittime (almeno 3), si sarebbe presentato come un creator digitale di Roma con diverse comparsate in importanti film. Ora si trova ai domiciliari.

Fonte foto: iStock - Facebook

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