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CRONACA NERA

Nessuna pattuglia per Giulia Cecchettin dopo la telefonata del testimone al 112: la registrazione in Procura

La Procura di Venezia ha acquisito la registrazione della telefonata al 112 del testimone della lite tra Filippo Turetta e Giulia Cecchettin

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Giulia Cecchettin poteva essere salvata? È questa la domanda che, presumibilmente, devono essersi posti i magistrati della Procura di Venezia dopo aver certificato che, in seguito alla telefonata al 112 del testimone della prima aggressione di Filippo Turetta ai danni dell’ex fidanzata, nessuna pattuglia è stata inviata a Vigonovo. Per questo motivo, la registrazione di quella chiamata è stata acquisita dai pm.

Il racconto del testimone

Ai microfoni di Chi l’ha visto?, il testimone ha dichiarato di aver “sentito urlare nel parcheggio di fronte a casa mia” e di aver capito che si trattasse di “un litigio”.

In quel momento ho avuto paura. Non sapevo se si stessero picchiando. Li ho visti litigare di fronte al parcheggio. Sentivo delle urla di donna. Ho chiamato i carabinieri“, ha aggiunto.

Il viaggio di Filippo Turetta dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin

La telefonata al 112

In quel momento erano circa le 23:18 di sabato 11 novembre, la lite a cui stava assistendo l’uomo era quella tra Giulia Cecchettin e Filippo Turetta nel parcheggio di Vigonovo, a 150 metri dalla casa della vittima.

Si scoprirà poi che era in corso la prima aggressione ai danni della ragazza, accoltellata proprio in quella circostanza.

In quella telefonata, secondo quanto appreso dall’Ansa, il testimone non sarebbe però stato in grado di dare indicazioni precise, come ad esempio l’accenno a un’auto di “colore scuro“.

Per questa ragione quella telefonata è stata derubricata a intervento non urgente.

I controlli e le macchie di sangue

Quando poi si è passati alla fase dei controlli puntuali, gli investigatori hanno riscontrato delle macchie di sangue nel parcheggio vicino a casa di Giulia, inizialmente tralasciate.

Il giorno dopo

Il giorno dopo l’omicidio, del tutto ignaro dell’epilogo, il padre di Giulia Cecchettin ha presentato denuncia di scomparsa alla tenenza di Vigonovo.

In seguito alla segnalazione, è stato confermato che nessuna pattuglia ha raggiunto il luogo dell’aggressione.

Fonte foto: ANSA

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