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Nessuna pattuglia inviata per aiutare Giulia Cecchettin dopo la telefonata del testimone: ombre sulle indagini

Un testimone ha denunciato la lite tra Giulia e Filippo alle 23.18, ma la macchina non sarebbe stata cercata sin da subito tra le strade di Vigonovo

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La lite tra Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, come emerso dalle indagini, è stata denunciata quasi in tempo reale, con un testimone che ha sentito le urla della 22enne e ha visto scappare via la Grande Punto di Turetta. Una denuncia fatta la sera stessa di sabato 11 novembre, pochi minuti prima che la giovane fosse portata nel parcheggio di Fossò dove, purtroppo, ha trovato la morte. Ma questa denuncia poteva servire a salvare Giulia? Se lo chiede Chi l’ha visto, con l’ultima puntata dedicata alla scomparsa e morte della studentessa.

La denuncia del testimone

La redazione del programma condotto da Federica Sciarelli si è occupata del caso di Giulia Cecchettin, con numerosi approfondimenti volti a chiarire quanto successo la sera di sabato 11 novembre 2023, quando la 22enne è stata poi uccisa da Filippo Turetta. L’indagine dei giornalisti parte proprio dalla lite tra Giulia e Filippo, la prima a 150 metri da casa di lei in un parcheggio vicino.

È qui che un giovane ha sentito la ragazza urlare, con quel “mi fai male” che poi è finito anche nelle carte del gip, con l’ordinanza d’arresto di Turetta che riportava quanto successo quella sera. Sentito da Chi l’ha visto, il testimone ha specificato di aver “sentito urlare nel parcheggio di fronte casa mia”.

In quel momento ho capito che sicuramente c’era un litigio e ho avuto paura perché non sapevo se si stavano picchiando, non lo so. Ho chiamato i carabinieri.

Un passaggio chiaro, quello del testimone, che alle 23.18 di sabato 11 novembre ha chiamato le forze dell’ordine per segnalare quanto visto e sentito, con la Grande Punto nera di Filippo Turetta che era scappata via sgommando da via Aldo Moro, proprio a pochi passi dalla casa dei Cecchettin.

Il racconto al padre di Giulia

Poche ore dopo Gino Cecchettin, papà di Giulia, aveva presentato la denuncia di scomparsa della figlia. Alle 13.30 di domenica 12, infatti, il padre della 22enne si era recato dai carabinieri per presentare denuncia, ma nei documenti rilasciati c’è il giallo della tipologia della scomparsa, con le forze dell’ordine che l’avevano classificato come “allontanamento volontario” e con “pericolo di vita escluso”.

Tutto ciò nonostante il timore del papà, che aveva raccontato dei problemi di Giulia con Filippo e che lo stesso Turetta non era rientrato a casa: “Temo per l’incolumità di mia figlia”.

Ma intanto Gino Cecchettin aveva sentito il racconto diretto del giovane, suo vicino di casa, che aveva visto Giulia litigare con Filippo. E aveva anche saputo dallo stesso che erano già stati chiamati i carabinieri che erano a conoscenza di un possibile scontro tra due giovani.

Il giallo sulla denuncia e l’ombra sulle indagini

Quello che non torna, oltre a quel “pericolo di vita nullo”, sono i 32 minuti in cui la Grande Punto di Turetta sarebbe stata libera di circolare fino alla zona industriale. In quei momenti l’auto è stata cercata?

Una domanda che si pone Chi l’ha visto e che l’avvocato Nicodemo Gentile sottolinea con forza, dato che “32 minuti sono tantissimi se si parte dal dato che la segnalazione è partita alle 23.18 e 32 sono minuti di un possibile intervento”.

Nessun intervento del 112

Ed effettivamente secondo quanto riferito dall’Ansa – che parla di una conferma da ambienti vicini all’inchiesta – la sera dell’omicidio non sarebbe stata inviata alcuna pattuglia dei carabinieri dopo l’allarme lanciato dal vicino di casa dei Cecchettin, che ha telefonato al 112 dopo aver visto Giulia e Filippo Turetta litigare nel parcheggio.

Anche nell’ordinanza del gip non ci sarebbe traccia dell’intervento di pattuglie quella sera.

Alle 23:18 di sabato 11 novembre, il testimone avrebbe raccontato al 112 di aver sentito urlare “mi fai male“, e di aver visto un uomo calciare una figura a terra, senza però riuscre a prendere la targa dell’auto.

L’indagine sarebbe poi scattata domenica 12 novembre, dopo la denuncia della scomparsa di Giulia presentata dal papà.

giulia-cecchettin-filippo-turetta-lite Fonte foto: ANSA
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