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CRONACA NERA

Neonato morto a Parma, effettuati gli esami del Dna sul secondo corpo: gli inquirenti non smentiscono

È stato scoperto un secondo neonato morto nella villetta di Parma. Dopo l'autopsia sul primo, è stato richiesto il test del Dna sul nuovo corpo

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Da Parma, nella villetta di Vignale di Traversetolo, arriva un nuovo sviluppo nel caso del neonato morto ritrovato ad agosto. Un secondo corpo è stato scoperto nel giardino, ma gli inquirenti mantengono il riserbo sulla vicenda. Gli esami del Dna sono stati disposti per chiarire i dettagli.

Trovato un secondo corpo

Un secondo corpo di neonato è stato rinvenuto nel giardino della villetta di Parma, già tragico teatro del primo ritrovamento ad agosto.

La notizia è stata diffusa dalla trasmissione ‘Quarto Grado’ di Rete 4, ma al momento gli inquirenti non confermano né smentiscono. I resti ritrovati sono costituiti da ossa e sembrano antecedenti al primo corpo scoperto ad agosto.

Resti umani trovati vicino Parma

Su queste ossa sono state disposte analisi genetiche e ulteriori indagini, inclusa la datazione dei resti.

Gli esiti dell’autopsia sul primo neonato

Il primo neonato era stato ritrovato seppellito nel giardino della stessa villetta. Gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità dei genitori, due 22enni della zona.

L’autopsia sul primo corpo, condotta dalla dottoressa Valentina Buggelli insieme a un fetologo, ha rivelato che il bambino ha respirato ed è deceduto dopo il parto. Le cause esatte della morte, però, restano ancora ignote.

Le indagini, guidate dalla pm Francesca Arienti e dal procuratore Alfonso D’Avino, sono in una fase molto delicata.

Esami del Dna sui resti

Per il secondo corpo rinvenuto, sono stati disposti gli esami del Dna per ottenere maggiori informazioni. Si tratta di ossa, più vecchie rispetto al primo neonato trovato ad agosto.

La datazione sarà fondamentale per chiarire il periodo esatto in cui risalgono i resti. Gli esami e le analisi sono stati avviati ieri dai Ris e dai carabinieri, sotto la supervisione della Procura di Parma.

Al momento, dagli inquirenti non giunge alcuna conferma ufficiale o commento sulla vicenda. L’identificazione del secondo bambino e la ricostruzione della dinamica dei fatti rimangono al centro dell’inchiesta in corso.

Fonte foto: 123RF

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