Domiciliari a Valentina Boscaro che accoltellò a morte il fidanzato: polemiche per la scarcerazione
Il Tribunale del Riesame di Venezia ha disposto gli arresti domiciliari per Valentina Boscaro, che nel 2022 uccise il fidanzato. Le reazioni
Arresti domiciliari per Valentina Boscaro, questa la decisione presa dalla sezione del riesame del Tribunale di Venezia la mattina di venerdì 13 settembre. Una sentenza duramente contestata dalla famiglia di Mattia Caruso, il fidanzato ucciso dalle coltellate dell’allora 29enne imputata. Il giudice ha stabilito l’immediata scarcerazione della donna, che ha già fatto ritorno nella sua abitazione a Padova
- Arresti domiciliari per Valentina Boscaro
- La famiglia di Mattia Caruso: "Un vero colpo"
- L'omicidio
- Il processo
Arresti domiciliari per Valentina Boscaro
Venerdì 13 settembre il giudice del riesame presso il Tribunale di Venezia ha disposto la traduzione di Valentina Boscaro, condannata a 20 anni in Corte d’Appello per l’omicidio del fidanzato Mattia Caruso, dal carcere di Montorio (Verona) agli arresti domiciliari.
Il giudice ha disposto “arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico“. Nel pomeriggio la 31enne è rientrata presso la sua abitazione.
Mattia Caruso è stato ucciso dalla fidanzata Valentina Boscaro ad Abano Terme (Padova) nel 2022. Il Tribunale del Riesame di Venezia ha disposto gli arresti domiciliari alla 31enne dopo la condanna a 20 anni
Come riporta Il Giorno, la decisione del giudice è arrivata a seguito della necessità della donna di prendersi cura della figlia minorenne. La Corte di Cassazione, su istanza dei difensori, ha trasmesso gli atti.
A Valentina Boscaro non sarà permesso l’utilizzo di smartphone e computer e potrà comunicare esclusivamente con i famigliari nell’attesa della sentenza definitiva da parte della Cassazione.
La famiglia di Mattia Caruso: “Un vero colpo”
Come riporta Corriere della sera, ovviamente le reazioni da parte delle famiglie delle due parti sono state nettamente opposte. Da parte dei parenti di Valentina Boscaro la decisione del giudice ha sollevato entusiasmo, mentre la famiglia di Mattia Caruso non ha nascosto una certa amarezza.
Le avvocate Francesca Betto e Anna Desiderio riferiscono che per la famiglia Caruso la scarcerazione di Valentina Boscaro è stata “un vero colpo, soprattutto per la madre visto che quotidianamente piange suo figlio sulla tomba”. Tuttavia, la donna non perde la sua “fiducia nella giustizia”. Soprattutto: “Siamo sicuri che una volta che la sentenza diventerà definitiva per Valentina Boscaro si riapriranno le porte del carcere”.
L’omicidio
Il 25 settembre 2022 Valentina Boscaro e Mattia Caruso avevano cenato insieme nel ristorante Laghi di Sant’Antonio a Montegrotto Terme (Padova). Successivamente la coppia aveva raggiunto in macchina un parcheggio di Albignasego, sempre nel Padovano, dove aveva iniziato a litigare.
Al culmine della lite, Boscaro aveva pugnalato al cuore Caruso con un coltello a serramanico che subito dopo aveva ripulito e nascosto nella sua giacca. Inizialmente la donna aveva fornito una versione diversa, raccontando agli inquirenti che il fidanzato era stato ucciso da un altro uomo al culmine di un alterco.
Incalzata dagli investigatori non convinti da questa versione, Valentina Boscaro aveva infine confessato l’omicidio: l’aveva ucciso, riferiva, dopo continui maltrattamenti.
Il processo
In aula il pubblico ministero ha dichiarato: “Valentina non si è mai pentita, fredda e crudele. Ha sferrato la pugnalata al cuore con la mano destra”. Per il delitto del fidanzato, Boscaro è stata condannata a 24 anni di reclusione in primo grado, poi a 20 anni in sede di Corte d’Appello.