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Neonato di tre mesi positivo alla cocaina a Salerno, ha anche la meningite: è in gravissime condizioni

Il neonato risultato positivo alla cocaina è stato portato all'ospedale di Salerno e poi trasferito a Napoli: ha anche la meningite

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Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Grande preoccupazione a Salerno per un neonato di tre mesi che è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Santobono di Napoli dopo essere risultato positivo alla cocaina. I medici hanno riscontrato nel bimbo anche una importante forma di meningite.

Neonato positivo alla cocaina a Salerno

Secondo la ricostruzione dei fatti riportata da Ansa, il bambino è arrivato nella giornata di ieri, mercoledì 10 gennaio, al pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno con febbre a 38, uno stato di torpore e sintomi di setticemia.

I medici hanno prestato le prime cure ripristinando i parametri vitali del bimbo. Il neonato è stato sottoposto a Tac da cui è emersa una sepsi riconducibile a meningite. Dal test sulle urine è poi emersa la positività alla cocaina.

 L’ospedale Santobono di Napoli dove è stato ricoverato il neonato

La meningite e il ricovero in gravi condizioni a Napoli

Le condizioni cliniche del bimbo si sono poi aggravate e il neonato è stato trasferito in elicottero all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, dove è arrivata la conferma che il piccolo è affetto da una importante forma di meningite batterica.

Le condizioni del bimbo – ricoverato in prognosi riservata – vengono definite gravi e stazionarie dai medici della struttura napoletana.

Giallo sulla cocaina in corpo

È giallo però sulla positività alla cocaina. Dopo il primo test sulle urine eseguito a Salerno, a Napoli è stato ripetuto il test tossicologico rapido che è risultato negativo per la presenza di sostanze stupefacenti.

Per questo, riporta Ansa, un campione di sangue è stato inviato all’azienda Vanvitelli per una ulteriore indagine cromatografica ad elevata sensibilità per la ricerca di sostanze di abuso nel sangue del bimbo.

Le indagini

In seguito alla segnalazione della positività alla cocaina fatta dall’ospedale, la polizia ha avviato le indagini per ricostruire l’accaduto. La Procura di Salerno ha aperto un fascicolo sul caso.

Da quanto emerso la madre del neonato è tossicodipendente e in passato, proprio per questo motivo, il Tribunale minorile le aveva tolto altri due figli. Non si esclude dunque che la trasmissione della sostanza possa essere avvenuta attraverso l’allattamento.

Anche il compagno della donna è tossicodipendente e attualmente agli arresti domiciliari.

Fonte foto: ANSA

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