Naufragio di migranti al largo della Tunisia, la barca affonda nel Mediterraneo verso Lampedusa: 19 morti
Altri 19 morti nell'ennesima tragedia del mare al largo della Tunisia. Il barchino è affondato dopo essere salpato da Sfax in viaggio verso l'Italia
Ennesima tragedia nel mare Mediterraneo. Una barca è affondata al largo della Tunisia con un totale di 19 morti provenienti dall’Africa subsahariana diretti verso Lampedusa. Il drammatico bilancio è stato reso noto dal funzionario del Forum per i Diritti Sociali ed Economici (Ftdes) Romadan Ben Omar in una nota inviata all’agenzia ‘Reuters’.
- Naufragio al largo della Tunisia, muoiono 19 migranti
- Almeno 3000 sbarchi a Lampedusa in 24 ore
- La situazione politica in Tunisia
Naufragio al largo della Tunisia, muoiono 19 migranti
Un nuovo tragico bilancio arriva dal mar Mediterraneo, dove 19 migranti provenienti dall’Africa subsahariana sono morti mentre viaggiavano verso l’Italia con direzione Lampedusa.
A renderlo noto a ‘Reuters’ è Romadan Ben Omar, funzionario del Forum per i Diritti Sociali ed Economici (Ftdes), che fa sapere che la barca sulla quale viaggiavano i migranti era salpata da Sfax, ormai centro nevralgico dei flussi migratori che negli ultimi giorni stanno interessando la tratta che collega la Tunisia all’isola siciliana.
Secondo le prime informazioni, la barca sui cui viaggiavano i migranti sarebbe affondata. La guardia costiera – sempre secondo le informazioni fornite da Romadan Ben Omar, hanno salvato 5 migranti lungo le coste di Mahdia.
Almeno 3000 sbarchi a Lampedusa in 24 ore
Come ricostruisce ‘Repubblica’, nelle ultime 24 ore sono stati registrati circa 3 mila sbarchi sulle coste italiane. Solamente il 23 marzo un altro naufragio ha portato alla morte 9 persone
A spingere le popolazioni subsahariane a fuggire verso l’Europa è la crisi politica che ha colpito la Tunisia, che è sostanzialmente un territorio di transito. Almeno cinque barconi di migranti sono affondati al largo della spiaggia di Sfax negli ultimi quattro giorni, con un totale di 9 morti e 67 dispersi.
Sempre negli ultimi quattro giorni – secondo dati riportati da ‘Repubblica’ – la guardia costiera tunisina avrebbe fermato circa 80 imbarcazioni dirette verso il Mediterraneo.
L’Onu comunica che dall’inizio del 2023 almeno 12 mila migranti sarebbero salpati dalle coste nordafricane per raggiungere l’Italia, un dato notevolmente in aumento rispetto ai 1300 dei primi mesi del 2022.
La situazione politica in Tunisia
La crisi tunisina è iniziata con la politica adottata da Kais Saied, che in un discorso ha condannato il passaggio di cittadini subsahariani per il Paese con lo scopo di imbarcarsi per l’Europa.
La stretta ha comportato pressanti controlli su individui privi di documenti, accusati di essere portatori di criminalità e per questo oggetto di discriminazioni e violenze. Un motivo in più, per queste popolazioni, per lasciare l’Africa e fuggire verso l’Europa in condizioni disperate.
Per questo motivo i migranti si ritrovano spesso ad imbarcarsi su mezzi di fortuna che non reggono la traversata ribaltandosi o affondando, portando con sé decine di vittime come è accaduto con la strage di Cutro.