Napoli, bimbo precipitato dal balcone: la reazione del domestico
Dopo la caduta del piccolo Samuele, il domestico accusato di omicidio sarebbe tornato a casa come se nulla fosse successo
Continuano a emergere nuovi dettagli sulla morte del piccolo Samuele, il bimbo di 3 anni precipitato dal balcone della sua abitazione a Napoli. Nella giornata di sabato, dopo che inizialmente si era pensato a un incidente, è stato arrestato con l’accusa di omicidio il domestico, un uomo di 38 anni, che in quel momento si trovava in casa.
L’interrogatorio del domestico
Come riferito dal ‘Corriere della Sera’, durante l’interrogatorio, l’uomo ha detto: “Sì, è vero, l’ho preso in braccio“, ma ha negato di aver buttato giù il bambino, pur aggiungendo di non saper riferire che cosa sia successo.
La Polizia, però, sarebbe convinta che sia stato lui a lasciar cadere Samuele nel vuoto.
La reazione del domestico
Sempre il ‘Corriere della Sera’ ha anche rivelato la reazione del domestico dopo la caduta del bimbo, ricostruita dagli investigatori e definita sul sito del quotidiano “inspiegabile“.
Nella concitazione dei momenti dopo la tragedia, nessuno lo ha visto in strada a disperarsi o a darsi da fare attorno al corpo del bambino.
L’uomo, infatti, avrebbe raccolto le proprie cose e se ne sarebbe tornato a casa come se niente fosse successo.
La reazione della famiglia
Ben diversa, invece, la reazione della famiglia di Samuele.
Il papà, che in quel momento papà si trovava nel negozio di un parente proprio sotto casa, è stato tra i primi a correre verso il piccolo (subito deceduto) quando lo ha visto a terra.
La mamma, all’ottavo mese di gravidanza, ha accusato un malore.
Il quotidiano ‘Il Mattino’ riporta anche alcune parole della madre di Samuele: “Non potrò mai perdonarmelo“.
‘Ansa’, invece, riporta un appello della mamma di Samuele: “Per piacere non pubblicate più fotografie di mio figlio, né video“.