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Nando Coppeto morto improvvisamente, lo storico manager rilanciò la carriera di Murolo: il ricordo di Arbore

Morto Nando Coppeto, a lui si deve il rilancio artistico del prolifico cantautore napoletano Roberto Murolo. Ma il manager portò nella modernità l'intera tradizione napoletana

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

È morto a 73 anni Nando Coppeto, noto manager musicale che nel corso della lunga carriera lavorò con una serie di famosi artisti. Fra le altre cose, contribuì al rilancio della carriera di Roberto Murolo. Negli Anni ’90, Coppeto ebbe un’intuizione che lo portò a modernizzare la tradizione canora napoletana imprimendole un’impronta manageriale.

Morto Nando Coppeto, il funerale a Napoli

I funerali si sono svolti a Napoli, nella parrocchia di San Gennaro in via Bernini al Vomero. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, Mimmo Di Francia, Tony Cercola, Lino Vairetti, Enzo Gragnaniello, Maurizio Pica, Leonardo Barbareschi e Gennaro Barba.

In chiesa è stata intonata la canzone di Gragnaniello e Murolo Cu’mme, in omaggio a Nando Coppeto.


Roberto Murolo in una foto del 2003

Il ricordo di Renzo Arbore

Renzo Arbore ha voluto ricordare Nando Coppeto.

Queste le parole del musicista e conduttore:

“Napoli ha perso un artista importante appassionato di musica, canzoni, imprese che ha fatto fare, infaticabilmente, a Roberto Murolo fino alla fine. Con lui abbiamo festeggiato tante ricorrenze. Si è speso moltissimo per valorizzare attraverso l’arte di Roberto Murolo l’arte napolitana classica. Lo rimpiangiamo tutti, cercheremo di continuare la sua missione artistica”.

Gianni Simioli ricorda il manager

Un ricordo di Nando Coppeto è arrivato, fra gli altri, anche da Gianni Simioli, conduttore radiofonico di Rtl: “Che intanto, sì Nando, ci ha lasciati ieri, in silenzio senza far sapere a nessuno che non stava bene. Onore a lui nella speranza che questa città non lo dimentichi che è poi il destino infame di chi fa cose importanti ma da dietro le quinte”.

“Nel mio piccolo, proverò a tenere viva la sua memoria. Come mi sforzo di fare sempre con chi ha illuminato di bello la mia città e la mia allora giovane vita di ragazzo a cui sempre Nando aprì una porta speciale”, ha concluso Simioli.

Il rilancio della musica napoletana

Negli Anni ’90 Coppeto, fra le altre cose, agevolò l’incontro fra i vecchi e i nuovi artisti. Uno dei cardini del progetto fu il rilancio di Roberto Murolo, figlio del poeta Ernesto.

Dalla collaborazione fra Coppeto e Murolo nacquero due album: ‘Na voce, ‘na chitarra del 1990 e Ottantavoglia di cantare del 1992 (nel titolo il riferimento all’ottantesimo compleanno dell’artista).

Roberto Murolo interpretò canzoni di altri autori e si cimentò in duetti. Fra le collaborazioni più note si ricordano quelle con Paolo Conte, Pino Daniele, Lucio Dalla e Renzo Arbore.

La più famosa è pero probabilmente quella con Mia Martini per la struggente Cu’mmé.

La onlus per Roberto Murolo

Nando Coppeto diede inoltre vita alla “Fondazione Roberto Murolo o.n.l.u.s.” con sede in via Cimarosa 25 dove Roberto Murolo aveva abitato.

Fonte foto: Facebook / Mario Coppeto

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