Morto il linguista Noam Chomsky? La moglie Valeria Wasserman smentisce la notizia, come sta il 95enne
Smentita la notizia della morte di Noam Chomsky, l'intellettuale 95enne che ha rivoluzionato la linguistica con i suoi studi
Nella sera di martedì 18 giugno si è rincorsa la notizia della morte di Noam Chomsky, linguista e intellettuale americano, ma smentire la notizia è stata la moglie del 95enne. L’indiscrezione, lanciata da diversi siti internazionali, è infatti stata bollata come fake news da Valeria Wasserman, che ha smentito il decesso dell’uomo che è stato capace di rivoluzionare il mondo della linguistica col suo “Syntactic Structures” del 1957.
Noam Chomsky non è morto
A smentire la notizia della morte dell’intellettuale è stata la famiglia, che ha confermato che il 95enne si trova ricoverato in ospedale in Brasile.
“Sta bene” ha detto Valeria Wasserman ad Associated Press, sottolineando che l’uomo è in cura a San Paolo.
Chomsky, infatti, da pochi giorni è ricoverato in ospedale a seguito di complicazioni dovute all’ictus che lo aveva colpito un anno fa.
La moglie, anche lei linguista, aveva svelato solo pochi giorni fa che l’uomo aveva difficoltà a parlare e l’ictus aveva compromesso la mobilità della parte destra del corpo.
Le posizioni pro Palestina
Il famoso filosofo aveva fatto notizia recentemente per il suo aperto sostegno alla causa palestinese e alle accuse a Israele per quelli che ha definito i “crimini” commessi a Gaza.
La moglie Wasserman aveva detto al giornale Folha de Sao Paulo che il marito segue le notizie e che, quando vede le immagini della guerra a Gaza, alza il braccio sinistro in un gesto di rammarico e rabbia.
Proprio il silenzio del linguista dopo l’intervento militare di Israele aveva allertato i suoi seguaci e lettori negli ultimi mesi.
Noam Chomsky, considerato da molti in tutto il mondo come un simbolo di protesta e indipendenza, è anche un influente attivista e critico che ha spesso contestato la politica degli Stati Uniti su tutto, dal Medi Oriente all’America centrale, nonché quelli che considera media compiacenti.
L’uomo che ha rivoluzionato la linguistica
Nel suo storico libro “Syntactic structures” del 1957 , Chomsky si è fatto rivoluzionario della linguistica, trasformando i suoi concetti base.
Nello scritto, infatti, affermò che gli esseri umani non imparano semplicemente il linguaggio, ma hanno un’abilità innata che gli consente di formulare e comprendere frasi mai viste o sentite prima.
Chomsky è stato a lungo membro del Massachusetts Institute of Technology (MIT). Nel 2017 è entrato a far parte del College of Social & Behavioral Sciences dell’Università dell’Arizona, a Tucson, dove è attualmente Laureate Professor di linguistica.