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Morte Liam Payne, tutti contro il manager dell'artista che lo ha isolato dopo il precedente con la droga

Liam Payne, nuovi e inquietanti dettagli sulla morte dell'artista. Una fonte anonima accusa il suo manager: consapevole dei suoi problemi con la droga, lo avrebbe isolato

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

Dopo la tragica morte di Liam Payne, che lo scorso 16 ottobre si è lanciato dalla finestra di un hotel a Buenos Aires, piovono accuse sul manager dell’artista. Secondo quanto rivelato al sito Page Six da una persona vicina al cantante, i problemi di Payne con la droga sarebbero iniziati da tempo. Nonostante la riabilitazione, il manager avrebbe però deciso di lanciare il suo assistito in nuovi progetti.

Liam Payne e i problemi con la droga

Secondo una fonte giudicata attendibile in quanto molto vicina a Liam Payne, l’artista ha dovuto fare i conti con la dipendenza dalle droghe già anni fa.

Il racconto riportato da Page Six parla infatti di tossicodipendenza conclamata. La fonte ha svelato che, addirittura, l’ex voce degli One Direction era finito in overdose per ben due volte.

Payne durante l’esibizione al Nickelodeon SlimeFest il 9 giugno 2018 a Chicago

E la seconda volta ha rischiato grosso: è stato necessario l’intervento dei sanitari per rianimarlo. Ovviamente, il manager di Liam era pienamente cosciente della situazione.

Morte dell’ex One Direction: le accuse al manager

Nonostante questo, però, e a dispetto dei problemi di droga di Liam Payne, il manager avrebbe comunque deciso di coinvolgere il cantante nel talent Netflix Building the Band.

Tuttavia, era un momento molto delicato per Payne: l’artista era stato ricoverato in riabilitazione da pochissimo.

Né la famiglia, né gli amici di Liam, secondo quanto riportato a Page Six dalla fonte a lui vicina, erano d’accordo con questa decisione.

La rivelazione choc: “Il suo manager lo ha isolato”

Oltre alle decisioni sulla carriera, prese a dispetto dei problemi di droga, il manager di Liam Payne avrebbe fatto anche di più.

La fonte che ha svelato questi retroscena inediti sulla morte dell’artista ha anche accusato il manager di averlo isolato.

Prima della morte, in effetti, Payne si è trasferito a Miami: una decisione, sembrerebbe, presa proprio dal manager. L’accusa che la fonte anonima lancia nei confronti dell’uomo è grave: lo avrebbe allontanato da famiglia e affetti.

Le indagini sulla scomparsa del cantante, nel frattempo, proseguono. Gli esami autoptici hanno rilevato tracce di cocaina nel corpo dell’artista.

Fonte foto: Getty

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