Milano, incendio al grattacielo: si indaga sull'effetto lente

Proseguono le indagini sull’incendio che otto giorni fa ha devastato la Torre dei Moro in via Antonini a Milano. Tra le possibili cause del rogo si sta verificando il cosiddetto “effetto lente“, con gli inquirenti milanesi che stanno procedendo per esclusione sulle origini dell’incendio.

Gli investigatori coordinati dalla procura stanno lavorando sia per accertare le cause del maxi incendio che per chiarire tutti gli aspetti relativi alla sicurezza del grattacielo.

Dagli accertamenti svolti finora dai vigili del fuoco è stato stabilito che il rogo ha avuto origine in un appartamento al quindicesimo piano, molto probabilmente sul balcone.

Come riporta il Corriere della Sera, è stata esclusa l’ipotesi del cortocircuito. Il proprietario dell’abitazione e suo figlio, che ci viveva, hanno infatti messo a verbale che la corrente elettrica era staccata. Circostanza che è stata confermata dal custode del palazzo e dall’analisi sui consumi.

Le indagini si stanno ora concentrando su un caso fortuito. Tra le ipotesi che si stanno verificando c’è quella che il rogo sia stato originato da un oggetto di vetro, come una bottiglia lasciata sul balcone, che ha riflesso i raggi solari su un altro oggetto infiammabile, il quale ha iniziato a bruciare.