Alla madre dei neonati trovati morti a Traversetolo vicino Parma fu negato l'arresto: l'indiscrezione
In passato il Gip avrebbe respinto la richiesta di arresto per la madre dei due neonati trovati morti in una villetta a Traversetolo. Il motivo
Secondo un’indiscrezione dell’ultima ora di martedì 17 settembre, alla 22enne ora indagata per omicidio premeditato e occultamento di cadavere dopo il ritrovamento dei neonati morti nel giardino della sua abitazione a Traversetolo, in provincia di Parma, in passato sarebbe stato negato l’arresto. La Procura di Parma, infatti, avrebbe chiesto l’arresto della giovane alcune settimane fa, ovvero in relazione al ritrovamento del primo corpo rinvenuto il 9 agosto scorso. Il Gip, tuttavia, avrebbe respinto l’istanza.
L’arresto negato
L’indiscrezione arriva dalla Gazzetta di Parma. Secondo il quotidiano locale, la Procura della Repubblica avrebbe chiesto l’arresto di Chiara Petrolini alcune settimane fa dopo il ritrovamento del primo cadavere in via Baietta, a Vignale di Traversetolo (Parma), nel giardino della villetta bifamiliare in cui la ragazza viveva con i genitori.
In quel contesto il Gip avrebbe respinto la richiesta non individuando esigenze cautelari. Va precisato, come riporta Ansa, che la Procura aveva presentato la richiesta quando ancora non era stato rinvenuto lo scheletro del secondo neonato, sui cui resti sono ancora in corso gli accertamenti.
In passato il Gip avrebbe negato l’arresto di Chiara Petrolini, la 22enne madre dei due neonati trovati morti nel giardino della sua villetta di Traversetolo, vicino Parma
Per il momento le indagini continuano. Martedì 17 settembre i Ris sono ritornati nella villetta degli orrori per continuare a scavare. Gli inquirenti sottolineano che dai primi accertamenti risulta che Chiara Petrolini potrebbe aver agito da sola, inducendo il parto per poi uccidere il bambino e seppellirlo nel giardino. Questo, almeno, è ciò che emerge in riferimento al neonato rinvenuto il 9 agosto e anche in base alle dichiarazioni della ragazza.
Le indagini continuano sulle ossa rinvenute venerdì 13 settembre. Gli inquirenti stanno cercando di capire se anche l’ultimo neonato rinvenuto sia figlio della 22enne e del fidanzato, che è totalmente estraneo alla vicenda.
Gli ultimi aggiornamenti
Come già detto, martedì 17 settembre i Ris sono ritornati in via Baietta per riprendere gli scavi nel giardino dell’abitazione. I motivi dei nuovi rilievi non sono stati resi noti, e l’operazione si sarebbe protratta per circa tre ore.
Oltre al reparto scientifico dei carabinieri, nella villetta c’era anche Nicola Tria, l’avvocato dei genitori di Chiara Petrolini.
I neonati trovati morti a Traversetolo (Parma)
Le informazioni presentano ancora dei buchi di trama, dal momento che alcuni punti della vicenda sono ancora figli delle ipotesi. Il 9 agosto, nel giardino della villetta, la nonna di Chiara Petrolini ha rinvenuto il cadavere di un neonato avvolto in un sacchetto di plastica.
Secondo gli esami condotti sul corpo del piccolo, il bimbo sarebbe nato vivo e successivamente ucciso. Gli investigatori sono dunque arrivati all’identità della madre. Chiara Petrolini è una studentessa universitaria che lavora come baby sitter. Secondo la sua versione, avrebbe partorito nel bagno di casa sua, da sola, per poi uscire con delle amiche e seppellire il bambino al rientro. Poi sarebbe partita per le vacanze insieme alla famiglia.
La ragazza non era seguita da alcun ginecologo, e soprattutto nessuna delle persone a lei più vicine sarebbe stata a conoscenza di quella gravidanza. La madre del fidanzato, infatti, sottolinea che durante l’estate la 22enne sarebbe uscita più volte con le magliette corte e la pancia in vista, che non appariva gonfia. Del suo stato di maternità non sarebbe stato al corrente nemmeno il medico di base.
Inoltre, il 13 settembre sono stati rinvenuti altri resti di un altro bambino, probabilmente deceduto un anno prima. Si tratterebbe, secondo le indiscrezioni, del primogenito. Anche in questo caso, nessuno sarebbe stato al corrente della gravidanza.